Palazzetto da mille posti inutilizzato. Il “caso Alpo’’ scombussola i programmi La società di A2 costretta a tornare nella piccola struttura

Nel corso delle ultime settimane il Comune di Villafranca si è trovato a gestire il “caso Alpo Basket”, la società di maggiore rilievo per la pallacanestro femminile del territorio veronese, che milita ormai da 10 stagioni nel campionato Nazionale di Serie A2, è stata costretta a tornare nel piccolo palazzetto di Alpo: “Con la fine dell’anno solare – spiega il presidente Renzo Soave – sono venuti a mancare, con il Comune di Villafranca, gli accordi presi in estate relativi agli spazi a noi dedicati per allenarci, tra prima squadra e soprattutto giovanili, nel palazzetto di Via della Speranza. Ci siamo trovati ad avere 6 ore di allenamento settimanali per la serie A, mentre ci sono stati tolti senza alcun preavviso gli orari del settore giovanile, collegati con l’inizio e la fine dell’allenamento della prima squadra, per dar modo alle giovani atlete di effettuare il doppio allenamento.
Trovarci di punto in bianco ad inizio stagione, una tale situazione, ci ha alquanto scombussolati.
Le trattative per cercare di risanare e ritrovare gli accordi sono andate avanti per circa 3 mesi, ma per quanto mi dispiaccia ammetterlo, non c’è mai stata concessa la considerazione che bisognerebbe dare ad “un’eccellenza” del territorio “. IL Risultato? Un palazzetto di mille posti e più, inutilizzato nel weekend.
“Purtroppo non era più possibile sostenere le sedute d’allenamento nel disagio e nello scoordinamento totale. – continua il Presidente – Questa situazione sta generando un enorme danno d’immagine ed economico. Nella condizione attuale non siamo in grado di programmare una possibile Serie A1. Le nostre ambizioni sono importanti e lo abbiamo dimostrato nelle ultime stagioni, ma in un palazzetto come quello di Alpo, che ha una capienza di 100 posti, nei massimi campionati italiani le partite sono sprecate. Anche i nostri sponsor ci hanno chiesto spiegazioni e questo ci ha portato un danno di immagine importante, perché tornando ad Alpo, purtroppo, abbiamo perso tutti gli appassionati che eravamo riusciti a raccogliere negli anni a Villafranca.” Non solo a livello amministrativo, ma anche tecnico il cambiamento si è fatto sentire con coach Nicola Soave che ha spiegato “cambiare palestra in pieno campionato non è facile, perché ti costringe a riadattare il gioco di squadra in spazzi più piccoli rispetto a quelli a cui eri abituato. Ad Alpo il parquet è probabilmente uno dei migliori del veronese, ma il problema è che una squadra di A2 deve avere un palcoscenico diverso, venire a vedere le nostre partite deve essere un piacere per tutti.” A chiudere riprende la parole il Presidente Renzo Soave: “La disponibilità a riparlarne c’è, ma ci vuole la volontà da parte di chi prende le decisioni di trovare una soluzione a questo problema.”

Giovanni Miceli