Palestre, continua il braccio di ferro Approvata una nuova convenzione: “ma le prescrizioni non sono imposizioni”

Non si placa il braccio di ferro tra Comune e Provincia sulla gestione delle palestre in orario extrascolastico come riportato dalla Cronaca di Verona negli ultimi giorni. Allo stato attuale sono una cinquantina le palestre degli istituti scolastici superiori che non possono essere più utilizzate dalle associazioni sportive perché mancano alcune autorizzazioni per l’apertura al pubblico, tra cui anche il benestare per le misure antincendio. Il mondo sportivo è in subbuglio in città e provincia perché non si possono più svolgere le attività previste, i corsi e i campionati. La Provincia sta cercando di sistemare la questione burocratica e ha approvato una nuova convenzione che però come riportato ieri è stata bocciata dal Comune di Verona perché ritenuta inapplicabile. Ora la Provincia rilancia con una replica tecnica e risponde a Palazzo Barbieri. “Le prescrizioni riportate dalla convenzione, citate dal Comune, non sono imposizioni a priori del Palazzo Scaligero, ma sono le necessarie azioni da adottare affinché alla Provincia, dall’ente competente, possa venire rilasciato il Cpi, Certificato prevenzione incendi, utile a garantire anche le attività extrascolastiche nelle strutture. Aspetto su cui gli uffici sono al lavoro da diverso tempo nel contesto della normativa di riferimento in tale ambito: il Dpr 151 del 2011 (Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi), che riguarda non solo le palestre provinciali ma tutte le strutture con metratura superiore ai 200 metri o con capienza maggiore alle 100 persone e che vengono messe anche a disposizione per un uso diverso da quello scolastico. Va poi precisato rispetto al citato D.Lgs. 38/2021 che c’è una differenza di sostanza: la Provincia, diversamente da Regione e Comuni, non ha più alcuna competenza sullo sport, in seguito alla cosiddetta Riforma Delrio, mentre ha competenza sulle scuole secondarie di secondo grado. Le palestre nelle scuole della Provincia sono già in regola per l’attività scolastica, ovvero per quanto di competenza oggi dell’ente. Si ritiene comunque opportuno, ed è la direzione nella quale si sta operando, trovare una soluzione affinché tali strutture siano il più possibile fruibili dai Comuni attraverso la convenzione. Convenzione che, va ricordato poiché sono stati citati anche possibili maggiori oneri, prevede da diverso tempo una tariffa oraria chiesta agli enti locali pari a 2,32 euro l’ora”. Si riuscirà a trovare in tempi brevi una soluzione che sblocchi questa paralisi e consenta la ripresa delle attività sportive?

Pasini a Casella: “tempi contenuti”

Anche il Consiglio Provinciale si è occupato della questione delle palestre. In apertura di seduta il consigliere Francesco Casella ha chiesto un aggiornamento al presidente Pasini il quale ha ricordato “che stanno avanzando le procedure che potrebbero consentire di riaprire, in tempi contenuti, alcune strutture anche alle attività extrascolastiche e di proseguire”. Il Consiglio ha poi discusso della procedura di affidamento, non ancora completata, dell’appalto per gli sfalci lungo la viabilità provinciale, al fine di garantire, dal prossimo anno, una manutenzione idonea dei cigli alla luce delle diverse criticità rilevate questa estate dai Comuni. Il Consiglio ha anche approvato lo schema dell’accordo di programma tra la Provincia e Veneto Strade che prevede, al termine del collaudo delle opere, che il nuovo futuro ponte sul fiume Adige e la viabilità di accesso allo stesso dalla Sp 11, a Brentino Belluno.