Perchè Cruyff “saltò” l’Argentina UOMINI&STORIE. Mondiali ‘78, un’assenza circondata da mistero

E’ stato per tanti anni uno dei grandi misteri del football internazionale: perché Johan Cruijff, l’attaccante olandese simbolo del calcio totale, considerato il più forte calciatore europeo di tutti i tempi e il terzo del mondo dopo Pelè e Maradona, decise di non partecipare con la nazionale del suo paese ai mondiali del 1978 in Argentina? E, ironia della sorte, come sarebbe andata la finale tra Olanda e Argentina, se ci fosse stato il fuoriclasse più forte? Un po’, come togliere all’Argentina Mario Kempes. Da notare, che la finalissima fu arbitrata dall’italiano Gonella e, secondo le cronache, condizionata (come tutto il Mondiale) dalla dittatura argentina che non poteva accettare l’idea della sconfitta. IL RIFIUTO DI CRUYFF. L’’assenza di Cruijff venne attribuita a varie cause: contrasti personali con la federcalcio olandese sugli sponsor della nazionale, un gesto contro la giunta militare di estrema destra che governava l’Argentina, indebita influenza di sua moglie, Danny Coster. Ed ecco la soluzione del mistero: «Non andai in Olanda perché qualche mese prima subii un tentativo di rapimento che cambiò per sempre la mia visione della vita, e del ruolo che in essa ha il calcio».«Forse non sapete che io ebbi problemi verso la fine della mia carriera qui», confessò. «Qualcuno mi puntò un fucile alla testa, legò me e mia moglie, davanti ai nostri tre bambini, nella nostra casa di Barcellona. Queste cose cambiano il tuo punto di vista su molte cose. Ci sono momenti in cui altri valori prendono il sopravvento. Volevamo mettere fine a quella situazione, fare una vita diversa. Pensai fosse venuto il momento di lasciare il calcio e per questo decisi di non giocare ai mondiali in Argentina». LA FINALE. Com’è noto, l’Olanda giunse in finale ma venne sconfitta, 3-1 ai supplementari, dai padroni di casa. E molti pensano ancora oggi che con Cruijff in campo l’Olanda avrebbe vinto. Invece perse, come aveva perduto, con Cruijff, quattro anni prima, ai mondiali del ’74 in Germania Occidentale, anche allora contro i padroni di casa. Una delle squadre più belle mai viste negli stadi del calcio non ha più avuto, in seguito, un’ altra occasione per vincere un mondiale. Negli anni del calcio totale, fu arancione lo spettacolo più bello. Inimitabile. Resta un dubbio, non avrà mai risposta. L’Arancia Meccanica avrebbe perso anche con Cruyff?

Raffaele Tomelleri