“Piano Folin”, sugli incarichi il futuro del centro storico

Va giù pesante Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, sul “Piano Folin”. L’architetto Mario Botta, lo ricordiamo, per conto di Patrizia Real Estate Investment Management Sarl, ha predisposto lo studio di fattibilità per il recupero degli immobili Garibaldi 1 e 2, i palazzi di proprietà di Fondazione Cariverona in centro storico. L’architetto ha già illustrato in Comune gli elaborati e le ipotesi progettuali agli assessori Ilaria Segala, Luca Zanotto, Francesca Briani e Edi Maria Neri. “Qui si sta superando il limite della decenza”, tuona Bertucco, che si chiede su quali basi “verrebbe conferito l’incarico all’architetto Botta se finora l’intervento non è mai stato oggetto di discussione in nessuna sede istituzionale”. Bertucco ricorda che non siamo in presenza di uno dei tanti interventi con finalità sociali cui ci ha fin qui abituato la Fondazione ”, ma di una pura e semplice valorizzazione immobiliare la quale, per giunta, cozza contro la pianificazione urbanistica vigente e gli stessi interessi del Comune di Verona“. Qualche esempio? “In centro storico il Pat non ammette ulteriori alberghi: come si intende giustificare una variante che legittimi gli 8 mila metri quadrati a destinazione alberghiera previsti dal Piano Folin? Inoltre: i 3 mila metri quadri di congressuale faranno concorrenza alla Gran Guardia che è un l’unico e vero polo congressuale della città, ed è di proprietà comunale. Per non parlare”, conclude, “dell’impatto viabilistico dei 9 mila metri quadri tra ristoranti (6 mila mq) e centri benessere (3 mila mq) previsti sempre dal Piano”. La giunta, lo ricordiamo, ha però attivato la procedura semplificata del decreto “Sblocca Italia”.