Non solo accoglienza per il periodo invernale, visto che per l’estrema marginalita’ il Comune di Verona si e’ impegnato ad adottare una programmazione piu’ ampia denominata «Area Progettuale Senza Fissa Dimora», che si e’ andata definendo negli ultimi anni attraverso la realizzazione di interventi ed azioni peculiari a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza dimora promuovendo responsabilmente, ed in una logica strategica e complessiva, la loro autonomia e l’uscita praticabile da situazioni di marginalità sociale. Detto in altri termini, si sta lavorando per togliere dalla vita di strada il maggior numero di persone dando loro una prospettiva che le consenta anche di trovare un lavoro, attraverso un accompagnamento e un’accoglienza strutturata. Per questo motivo, oltre ai consueti posti letto in strutture di accoglienza notturna di bassa soglia previsti per l’accoglienza ordinaria (attivi 365 gg l’anno) ed invernale (attiva fino 30 aprile 2026), crescono i numeri delle residenzialità strutturate, che grazie all’opera del Comune puo’ contare su 110 posti in diverse realtà del territorio. «Un risultato importante – sottolinea l’assessora alle Politiche sociali e Terzo settore Luisa Ceni – che punta a garantire sempre piu’ servizi di accoglienza strutturati per chi versa in stato di povertà e senza dimora. Un piano strutturato, che punta alla creazione di un sempre maggior numero di posti in grado di accogliere tutto l’anno persone che vivono in estrema marginalita’. Un lavoro complesso, che ha dato origine a soluzioni come la ‘Casa Rossa di Quinzano’, che da edificio abbandonato e’ divenuta una soluzione abitativa in co-housing per contrastare il rischio di marginalità sociale. Ancora, i posti messi a disposizione della struttura Ca’ d’inverno, ora Casa Corbella, con una ventina di letti tutto l’anno. La volontà e’ quella di migliorare la qualità dei servizi offerti. Verona ha fortunatamente un privato sociale straordinario, in prima linea impegnato negli interventi di aiuto alle persone senza dimora in contesti dall’evidente e crescente complessità». Accoglienza residenziale strutturata: 17 posti maschili alla Casa Rossa di Quinzano, gestita dalla Cooperativa sociale Milonga; 20 posti maschili alla struttura Ca’ d’inverno, ora Casa Corbella, in via Corbella 12. Altri 73 posti in convenzione con ETS (Coop. Self Help, Coop. Comunità dei Giovani, Coop. Il Samaritano, Coop. Milonga, Fondazione Maddalena di Canossa) del territorio dei quali 10 dedicati a persone di genere femminile. Posti letto in asili notturni di accoglienza ordinaria (aperti 365 gg l’anno): 92 maschili, che sono nello specifico, 47 posti negli asili notturni cittadini Camploy e via Fedeli e i 45 posti a «Il Samaritano» – suddivisi in 30 alla «Casa Accoglienza» e 15 alla «Locanda» e 15 femminili nell’asilo notturno di via Spagnolo 2/a. Piano d’intervento invernale, con posti di accoglienza aggiuntivi: Disponibili un totale di 80 posti complessivi, cosi’ ripartiti: Utenza maschile (74 posti): 20 posti presso la struttura in San Zeno in Monte, gestita dall’Associazione Casa Nostra; 18 posti messi a disposizione dal Centro Cooperazione Giovanile Internazionale, alla Casa Bertoni, in via Mazza 51; 13 posti alle tre parrocchie cittadine (Parrocchia Santa Maria Maddalena, Parrocchia San Giacomo, Parrocchia San Pietro Apostolo) di Verona; 13 posti al dormitorio della Parrocchia di San Giovanni Evangelista; 10 posti alla Casa Accoglienza Il Samaritano. Utenza femminile (9 posti): 4 posti presso La Casetta della Ronda di via Agrigento 10; 2 posti presso Casa della Giovane; 3 posti aggiuntivi nell’asilo notturno di via Spagnolo 2/a.



