Piano per la logistica, via alla Variante. I nuovi insediamenti dovranno stare solo al Quadrante Europa e alla Bassona

bissoli 18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

La Giunta ha licenziato per il Consiglio comunale la delibera di adozione della variante delle Norme Tecniche Operative (NTO) del Piano degli Interventi (PI) del Comune di Verona che, in attuazione del Documento del Sindaco presentato al Consiglio comunale nella seduta del 27 aprile 2023, si propone di disciplinare la «Logistica Distributiva» per un’equa attribuzione degli standard e, quindi, degli oneri di urbanizzazione. «Come anticipato con il Documento del Sindaco del 2023 – chiarisce la vicesindaca e assessora alla Pianificazione Urbanistica Barbara Bissoli – abbiamo ritenuto necessario approntare sin d’ora una revisione dell’attuale normativa operativa del Piano degli Interventi che corrisponda alle esigenze di pianificazione urbanistica del tempo attuale, un tempo in cui gli operatori della logistica ”premono” sulla città esistente per insediare piattaforme logistiche che possono essere molto impattanti per il traffico veicolare indotto, soprattutto per i quartieri residenziali, alcuni dei quali già molto esposti ad un improprio traffico tangente o di attraversamento che interessa una rete stradale secondaria non adeguata, come attestato anche dal Piano Regionale dei Trasporti della Regione Veneto del 2020. Nelle more quindi della revisione generale del Piano Regolatore Comunale, la presente variante riconduce e codifica l’attività ”logistica distributiva” all’interno della funzione produttiva, rivalutando e riclassificando i diversi usi logistici e, per il futuro, ne prevede l’insediamento in via esclusiva nelle aree deputate a tale scopo dal PAQE, che ha introdotto con la Variante del 2006 detta categoria funzionale. Tale aree di insediamento sono individuate nell’ambito del ”Quadrante Europa” e, in coerenza con gli insediamenti logistici già in essere e in ragione del diretto collegamento al sistema tangenziale ed autostradale, nell’ambito produttivo della Bassona. L’ampia condivisione da parte delle Circoscrizioni, che in sette su otto hanno espresso parere favorevole a questa variante normativa, mentre una ha preso atto del lavoro svolto senza rilievi, conforta l’operato dell’Amministrazione comunale in carica e della Direzione della Pianificazione Territoriale e la bontà della scelta di governo del territorio, che appare necessaria e non differibile». Ferma restando la logistica produttiva classica, e cioé l’attività logistica di deposito e di magazzinaggio effettuata da un’azienda che produce beni nell’ambito del proprio processo industriale, all’interno della categoria funzionale produttiva UT3/2; la variante: introduce la nuova categoria funzionale di tipo «logistico distributivo», UT3/3, suddividendola, come anticipato, in tre subtipologie: 1 Attività di autotrasporto per conto terzi. 2 Attività di un operatore per rifornire la propria rete distributiva. 3 Attività di un operatore per distribuire direttamente al consumatore finale (e-commerce). La prima e la seconda tipologia si appoggiano a grandi insediamenti produttivi periurbani, collegati alla grande viabilità, con accesso, in taluni casi, alla rete ferroviaria; mentre la terza tipologia, relativa all’«ultimo miglio», tipica dell’e-commerce, potrà richiedere in sede di revisione degli strumenti urbanistici generali un rafforzamento della rete distributiva, con localizzazioni più prossime alla città, oltre all’adozione di soluzioni tecnologiche specifiche (come evidenziato dal PUMS). Circa gli standard, in analogia ai Comuni limitrofi (Villafranca, Isola della Scala, Nogarole Rocca, Padova, Rovigo), infatti, la variante assume quale parametro di riferimento la Superficie Territoriale. II caso limite è rappresentato da un’attività di autotrasporto che utilizzi un grande piazzale senza alcun fabbricato, che, secondo la norma attuale, non necessiterebbe né di parcheggi pubblici né di parcheggi privati.