Sono stati 2.878 gli incidenti stradali tra città e provincia nel 2024, 60 le persone che hanno perso la vita sull’asfalto, 3.775 quelle ferite più e meno gravemente. Il report ACI- Istat sugli incidenti nel veronese segna ancora numeri molto alti, pur con un numero quello più rilevante delle vittime – in diminuzione. Rispetto all’anno precedente, infatti, a fronte di un numero sostanzialmente uguale di sinistri (solo 6 in meno nel 2023), ci sono state 4 vittime in meno. A livello nazionale, sulle strade italiane si sono registrati 173.364 incidenti con lesioni a persone (166.525 nel 2023, +4,1%; 172.183 nel 2019, +0,7%), che hanno causato 3.030 decessi (3.039 nel 2023 -0,3%; 3.173 nel 2019, -4,5%) e 233.853 feriti (224.634 nel 2023, +4,1%; 241.384 nel 2019, -3,1%). In media, rispettivamente, 475 incidenti, 8,3 morti e 641 feriti ogni giorno. II Veneto è la Regione con la più alta diminuzione – in valori assoluti dei decessi: -40 rispetto al 2023, seguita, pur con un discreto stacco, da Lazio (-27) e Marche (-17). Drammatica maglia nera per la Campania, invece, dove è registrato l’aumento più significativo con più 41 vittime sulla strada. Il tasso di mortalità (calcolato per numero di vittime ogni mille ipotetici incidenti), che nel veronese è in media poco superiore al 20 con condizioni meteo favorevoli, sale al 30,77 in caso di pioggia. La media nazionale è leggermente inferiore e si assesta al 17.5. Maglia nera alla Sardegna, che sfiora il 60 mentre va molto bene in città grandi del Nord come Milano e Genova dove il tasso è inferiore a 10 morti ogni 1000 incidenti. A livello provinciale, considerato il numero della popolazione, il Comune dove si registra il più alto numero di incidenti, vittime e feriti è ovviamente Verona. Gli incidenti qui sono stati 1.230, 1.515 i feriti e 13 i mortali (2 in meno rispetto al 2023). Un altro tributo di sangue nel 2024 è toccato a Pescantina e Valeggio sul Mincio che hanno registrato 5 vittime ciascuno a fronte di una popolazione rispettivamente di 17.500 e 16mila abitanti. Tra i comuni del veronese con circa 25 mila abitanti, Legnago con 94 incidenti, 2 vittime e 132 feriti comunque in calo rispetto al 2023) quasi bissa San Giovanni Lupatoto che ha registrato 50 incidenti e nessun morto. 101 incidenti a Villafranca (-10 rispetto all’anno precedente), territorio più popoloso dopo il Comune capoluogo. ”I dati su Verona indicano una riduzione soprattutto della mortalità degli incidenti anche se la strada da fare è ancora lunga. Gli utenti deboli della strada, ciclisti e soprattutto motociclisti, rappresentano oltre il 50per cento delle vittime”, analizza il direttore di ACI Verona Riccardo Cuomo. Le cause dei sinistri sono molteplici ma in larga parte riguardano la distrazione alla guida nel 25,67% dei casi (il 32,56% nel caso di incidenti mortali) e mancato rispetto della segnaletica: 31,31% (23,26% con vittime). Pesano anche la velocità elevata (11,45% che sale al 18,60% negli scontri con esiti mortali) e la mancanza di distanze di sicurezza. Nei sinistri che coinvolgono pedoni, risulta che nella maggior parte dei casi (61,19%) la persona a piedi non è responsabile dell’incidente. Le motociclette si confermano i mezzi più pericolosi: 25 delle 60 persone che nel corso del 2024 hanno perso la vita sulle strade del veronese viaggiavano in moto. 6 invece erano in bicicletta, 5 pedonali. Dei 23 incidenti mortali che a livello nazionale hanno coinvolto persone a bordo di un monopattino elettrico, nessuno nel veronese dove comunque gli incidenti sono stati complessivamente un centinaio (96) e hanno causato 92 feriti. In Italia, le vittime nel 2024 sono aumentate tra i conducenti di biciclette elettriche (+66,7%) mentre calano tra bici tradizionali (- 19,1%) e pedoni (-3,1%).