La Polizia di Stato ha catturato, a Verona in corso Porta Nuova, un pericoloso ricercato in campo internazionale, un cittadino rumeno classe 1983 originario di Brasov, colpito da Mandato di Arresto Europeo emesso dalle autorita’ rumene in quanto condannato a dieci anni e sei mesi di reclusione per reati in materia di sostanze stupefacenti e, per questo, ricercato in tutto il continente dal 2022. L’attivita’ investigativa condotta dai poliziotti della Sezione Catturandi della Squadra Mobile della Questura scaligera finalizzata alla cattura del latitante, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato nell’ambito del progetto WANTED per la ricerca e cattura di latitanti internazionali di spessore rilevante, e’ stata avviata nel mese di maggio 2025 su segnalazione delle Autorita’ Rumene, secondo cui il ricercato poteva gravitare in territorio Veronese, in possesso di documenti falsificati ungheresi e polacchi che ne celavano la vera identita’. Le indagini della squadra mobile scaligera sono state, cosi’, dapprima finalizzate ad individuare gli effettivi documenti falsi posseduti dal latitante, incentrandosi in una fase successiva sulla raccolta di informazioni su soggetti che avrebbero potuto favorire la sua latitanza. Grazie a tale attivita’ sono stati individuati alcuni veicoli sospetti, intestati a suoi parenti residenti in altre province italiane, le cui targhe sono state effettivamente registrate dalle telecamere di sicurezza comunali installate in citta’ e in provincia. In particolare, mirati e prolungati servizi di osservazione, svolti principalmente per ridurre i target di ricerca, hanno permesso di inquadrare due delle autovetture che saltuariamente sono state registrate nei varchi di accesso della zona sud di Verona. In questo modo, peraltro, negli ultimi giorni nelle due autovetture si e’ potuta notare la presenza di un cane molosso di grossa taglia con la testa fuori dal finestrino. Dettaglio che ha subito innalzato il criterio di ricerca considerato che, nel corso delle analisi effettuate sui social network, era emersa una particolare passione del latitante appunto per i cani molossi di razza ”american bully”. Grazie agli elementi informativi raccolti, gli operatori della Squadra Mobile sono riusciti ad agganciare uno dei due veicoli sospetti, rilevando al contempo la presenza del cane sui sedili posteriori. Arrivati all’incrocio di corso Porta Nuova e riconosciuto senza ombra di dubbio il latitante, i poliziotti lo hanno cosi’ immediatamente fermato e bloccato. Accompagnato in Questura per le formalita’ di rito, l’uomo a seguito di perquisizione e’ stato trovato in possesso di patente di guida e carta di identita’ ungheresi contraffatte, recanti la sua foto e i dati anagrafici di un cittadino ungherese. Gli accertamenti hanno, altresi, fatto emergere che sullo stesso pendeva anche un ordine di carcerazione emesso nel 2016 dal Tribunale di Pistoia per la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per reati contro la persona. Terminate le formalita’ di rito, il destinatario dei provvedimenti restrittivi e’ stato accompagnato presso la Casa circondariale di Verona-Montorio, come disposto dalle Autorita’ Giudiziarie deleganti, e segnalato alla Procura di Verona per il reato di possesso di documenti di identificazione falsi.