Porte chiuse, sogni aperti Il Chievo affronta il “derelitto” Livorno con l’obbligo di conquistare altri 3 punti “Per la A ci siamo anche noi, questa è un’occasione da non perdere”, dicono tutti.

A porte chiuse, ma a sogni aperti. Apertissimi. Come può cambiare un campionato? Bastano due partite “giuste”, per dare una svolta. Salernitana e Pordenone hanno rilanciato il Chievo, che ora sa di potersela giocare, quantomeno per la questione play off.

LA FRASE: “Ci siamo anche noi, certo, ma io non l’ho mai dubitato” dice Sergio Pellissier, direttore sportivo (fa un certo effetto, chiamarlo ds…). “Magari avrei preferito che tutti giocassero a porte chiuse, perchè le condizioni dovrebbero essere uguali per tutti. Detto questo, per noi è un’occasione da non perdere e non dobbiamo pensare che sia facile perchè giochiamo col Livorno. In B, l’abbiamo visto già con la Juve Stabia, se non stai attento, rischi contro tutti”.

IL RIENTRO: Torna Cesar, una buona notizia. Il “guerriero” è l’uomo d’esperienza, là dietro. Uno che non si chiama mai fuori, che c’è sempre quando infuria la battaglia, anche a livello di personalità e coraggio, sa sempre indicare la rotta. Marcolini potrebbe riportare in squadra Dickmann, al posto di Frey (comunque bravissimo). Davanti, scontata la coppia Meggiorini&Djordjevic (infortunato Ceter). Sulla trequarti, ancora Giaccherini, con Vignato a mordere il freno, in attesa di tempi migliori. Arriveranno. Chi ha talento non deve avere fretta. E quando servirà, il golden boy risponderà presente…