In questi giorni Villa Balladoro si conferma fulcro di attività culturali e scientifiche di altissimo profilo, ospitando il prof. Wolf-Rüdiger Teegen, docente di archeologia preistorica e protostorica presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco, tra i massimi esperti europei di studi antropologici su resti umani di età antica. Il professore è impegnato nell’approfondita analisi antropologica e paleopatologica dei resti provenienti dalla necropoli tardo celtica di Povegliano Veronese, località Ortaia, uno dei contesti archeologici più rilevanti dell’Italia settentrionale per l’epoca preromana. Le ricerche hanno riguardato oltre cento inumazioni, permettendo di ricostruire dati essenziali sulla demografia, le condizioni di vita, le malattie e le cause di morte degli antichi abitanti del territorio. L’Amministrazione comunale, insieme all’architetto Giulio Squaranti, presidente dell’Associazione Balladoro, ha fatto visita al professore per visionare da vicino le importanti scoperte e ringraziarlo per il contributo scientifico di eccezionale valore che sta offrendo alla comunità e al mondo accademico internazionale. «Da oltre 45 anni – precisa l’arch. Giulio Squaranti, presidente dell’Associazione Balladoro – la nostra associazione è impegnata nella tutela e valorizzazione della storia di Povegliano e del suo straordinario patrimonio archeologico. Il nostro lavoro di ricerca, divulgazione e collaborazione con istituzioni accademiche internazionali come la LMU di Monaco ha consentito di riportare alla luce pagine fondamentali della storia celtica e preromana del territorio». Tra i dati emersi, spiccano una significativa mortalità infantile nei primi 12 mesi di vita, frequenti patologie dentarie e scheletriche negli adulti, e tracce di violenze interpersonali riscontrate su diverse costole fratturate. In alcuni casi, sono state rilevate anche malattie carenziali, come segni compatibili con scorbuto, e patologie respiratorie croniche. Le analisi isotopiche e genetiche, condotte in collaborazione con i centri di Berna e Bolzano, stanno inoltre offrendo informazioni preziose sulla dieta e sulla mobilità degli individui. «Scoprire chi siamo – aggiunge l’Assessore alla Cultura Nicolò Vaiente – ci aiuta a capire meglio chi vogliamo essere. Povegliano ha una storia che parla ancora, e noi vogliamo ascoltarla». Il Comune e l’Associazione Balladoro intendono proseguire su questa strada, promuovendo nuovi progetti di ricerca e divulgazione, per rendere sempre più fruibile e conosciuto il patrimonio archeologico locale. «Siamo orgogliosi di ospitare a Povegliano una ricerca di questo livello — dichiara la Sindaca di Povegliano Veronese — I dati raccolti dal prof. Teegen e dal suo team restituiscono una fotografia straordinaria del nostro passato remoto e pongono Povegliano al centro della rete di ricerca archeologica europea. È un onore vedere riconosciuto a livello internazionale il valore del nostro patrimonio storico e archeologico. Villa Balladoro, grazie a queste collaborazioni, sta consolidando il proprio ruolo di centro di studio e di cultura archeologica di altissimo livello, aperto alla comunità e al mondo scientifico europeo». In parallelo, infatti, continua anche il progetto di ricerca relativo al sito della Muraiola, da parte dell’Università di Padova che ad oggi ha condotto sei campagne di scavo per ricostruire la vita dell’uomo durante il bronzo medio.