Quarella si dimette, volano gli stracci “Una lunga spirale di litigi interni e di egoismi personali hanno minato la vita amministrativa”

Si è dimesso il sindaco Davide Quarella, a capo di una coalizione di centrodestra, Era in carica dal 10 giugno 2019, battendo al ballottaggio il sindaco uscente Luigi Cadura con 4.707 voti (63,36) a 2.722 (36.64%).
Questo il testo della lettera indirizzata per gli adempimenti di legge al segretario comunale di Pescantina, Carmela Vitetta: “Valutata la situazione politico amministrativa venutasi a creare dopo il Consiglio comunale del 28 settembre scorso e il tentativo di dialogo con i partiti di centrodestra, caduto nel vuoto a causa di un esponente politico che non ha gradito la mia ultima scelta di azzerare la Giunta in vista di un rimpasto già concordato, il sottoscritto Davide Quarella, nato a Bussolengo il 9 dicembre 1961, con la presente intende rassegnare le dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Pescantina a far data da oggi 20 novembre 2023”.
La lettera chiude coi ringraziamenti a cittadini, Forze dell’ordine, dipendenti comunali e forze politiche presenti in Consiglio.
“Una lunga spirale di litigi interni e di egoismi personali – ha spiegato il sindaco – stanno minando la quotidiana corretta amministrazione della città. Il dato oggettivo che emerge con chiarezza è una maggioranza non più coesa, troppo frammentata e contrapposta tra i singoli componenti, impegnati in una litigiosità quotidiana che non consente loro di guardare con lucidità al bene della città. Tutto ciò non mi consente di continuare a portare avanti con serenità il mio mandato e mi vede costretto quotidianamente a verificare la tenuta della maggioranza stessa. Pertanto scelgo di fare un passo doloroso ma necessario: dimettermi dall’incarico”.
Secondo il sindaco Quarella “L’attuale maggioranza non aveva più i numeri per poter amministrare e il tentativo di dialogo con i partiti di centrodestra era l’unica azione praticabile. Per qualche motivo alcuni esponenti politici locali non hanno gradito le mie ultime scelte di responsabilità: l’azzeramento della Giunta in vista di un rimpasto è stato un ultimo tentativo fatto nella speranza di evitare il commissariamento prefettizio del nostro Comune, ricostruendo daccapo un gruppo di persone che potesse concludere il mandato amministrativo e guardare oltre”.
Ma Quarella conclude con un duro attacco al vicesindaco Davide Pedrotti, anche segretario della sezione locale della Lega Salvini. “La crisi”, argomenta il sindaco dimissionario, “va cercata unicamente nella figura del vicesindaco che mal si adatta ad un ruolo secondario. Dopo aver perso per strada uomini e donne della sua coalizione ed aver provocato una crisi nel centro destra, si ritiene ora vittima della stessa politica che lui ha creato. Nella mia maggioranza ha sempre esercitato un ruolo importante tanto da accreditarsi un 70% delle deleghe, sempre sottoponendo tale richiesta ad un ricatto politico. L’uscita dalla maggioranza di Fratelli d’Italia è stata una conseguenza della sua poca lucidità politica”. Se confermate le dimissioni, dopo il termine di legge, si passerà al Commissariamento del Comune.
Lino Cattabianchi