Da giovedì 10 a domenica 13 luglio, l’Arena presenta quattro capolavori del repertorio operistico in altrettanti allestimenti diversi. Sul palcoscenico i più importanti artisti del panorama internazionale e i complessi artistici e tecnici areniani, cuore inarrestabile del Festival areniano. Si comincia giovedì 10 luglio, alle 21.15, quando torna in scena Nabucco, l’avvincente dramma corale di Verdi, nel nuovo allestimento che ha inaugurato il Festival. Accanto ai protagonisti della prima, come il baritono titolare Amartuvshin Enkhbat e il soprano Maria José Siri nell’impegnativa parte di Abigaille, debutta il basso statunitense Christian Van Horn quale Zaccaria, e Anna Werle, per la prima volta in Arena come Fenena. Venerdì 11 luglio alle 21.15 sarà l’ultima occasione per vedere e ascoltare in Arena il soprano americano Angel Blue quale protagonista de La Traviata di Verdi. Accanto a lei torna come amato Alfredo il tenore Enea Scala, mentre fa il suo esordio stagionale il baritono Luca Salsi come Germont, padre di Alfredo. Cast tutto nuovo per la seconda Carmen, in scena sabato 12 luglio alle 21.15, a 150 anni dalla prima assoluta dell’opera di Bizet. Protagonista Alisa Kolosova, applaudito mezzosoprano che in questo ruolo ha fatto il suo esordio areniano lo scorso Festival. Domenica 13 luglio torna in scena alle 21.15 Aida, capolavoro verdiano diventato simbolo dell’Anfiteatro dalla prima serie di recite nel 1913. Applaudita rivelazione come Turandot nel 2024, il soprano Olga Maslova vestirà i panni di Aida in Arena per la prima volta, accanto al Radames di Yusif Eyvazov (debutto stagionale per il tenore, ormai beniamino areniano) e alla principessa Amneris di Agnieszka Rehlis. Si confermano i bassi Alexander Vinogradov e Ramaz Chikviladze rispettivamente nelle parti del gran sacerdote egizio Ramfis e del faraone.