Carnevale, non si scherza più. Questo Carnevale s’ha da fare. L’assessora alla Cultura Marta Ugolini fa il punto con la Cronaca a poche ore della serata cruciale di oggi. Il Bacanal del Gnoco presieduto da Valerio Corradi non è più ritenuto un interlocutore affidabile dopo che Palazzo Barbieri ha scoperto irregolarità nella gestione dei finanziamenti erogati dal Comune. La vicenda attende il Consiglio di Stato

Adesso si fa sul serio: questa sera in sala Gozzi, a Palazzo Barbieri, si decide il futuro del Carnevale 2026. Il Comune infatti ha chiamato a raccolta tutti i protagonisti del Carnevale, comitati di quartieri compresi, e forze politiche, per cercare nuove energie, nuovi interlocutori, nuovi protagonisti. Perché? I motivi sono due. Il Bacanal del Gnoco presieduto da Valerio Corradi non è più ritenuto un interlocutore affidabile dopo che gli amministratori di Palazzo Barbieri hanno individuato irregolarità nella gestione dei finanziamenti erogati dal Comune e dopo che il ministero ha bloccato i contributi erogati nel 2024 e 2025 (mezzo milione di euro in totale) e una parte andrà anche restituita. I componenti del direttivo infatti non avevano, secondo il ministero, i requisiti per poter accedere a contributi pubblici dal momento che due di loro non erano incensurati. Il Consiglio di Stato su questa spinosa vicenda tra Bacanal e ministero deciderà il 5 febbraio, alla vigilia della manifestazione dei carri prevista per venerdì 13. Inoltre, la sfilata dei carri cadrà proprio nel periodo delle Olimpiadi invernali e piazza Bra non sarà percorribile perché concessa alla Fondazione Milano Cortina per l’evento, quindi ci vogliono organizzatori che siano disponibili a individuare con il Comune nuovi percorsi.

L’assessora alla Cultura Marta Ugolini fa il punto con la Cronaca a poche ore della serata cruciale di oggi. «Sia chiaro che il Comune vuole fare il Carnevale, vuole garantire come ogni anno la manifestazione popolare, non vogliamo farlo saltare». Il fatto è che servono nuovi interlocutori «dal momento che non ci sono le condizioni perché il Comune possa erogare altri soldi al Comitato del Bacanal del Gnoco, parliamo di 37.500 euro per il 2025, e di quelli per il 2026». L’assessora Ugolini prosegue: «Ci siamo quindi rivolti a tutti i gruppi del Carnevale, dal momento che tutte le forze politiche vogliono che la manifestazione sia confermata anche nel 2026, per capire se può nascere un gruppo di associazioni che si faccia carico di organizzare l’evento, programmi le manifestazioni nei quartieri con un preciso calendario e allestisca la sfilata dei carri. Il Comune non si tira indietro». E il Bacanal di Corradi? «Loro sono a Roma per il Giubileo, così hanno detto, per cui non ci saranno. Sono disponibili dopo il 2 novembre. Continuano a creare problemi, per avere la rendicontazione abbiamo cominciato a fare le richieste più di un anno fa, poi a febbraio è arrivato qualcosa, qualcos’altro a luglio, alla fine abbiamo avuto la documentazione completa ai primi di ottobre e sono state riscontrate irregolarità per doppi finanziamenti. Ecco perché non possiamo erogare altri contributi al Bacanal per il 2025 e il 2026. E dobbiamo trovare nuovi interlocutori. Il momento è molto delicato». Ma la data? Venerdi 13 febbraio? «Può essere anche quella tradizionale, prevista in febbraio, il solito venerdi gnocolar, però servono organizzatori collaborativi, attivi, propositivi, disposti a modificare il percorso perché in piazza Bra non si potrà passare». Una richiesta di professionalità insomma, «per non ripetere quello che è accaduto nel 2024…» ricorda l’assessora quando la manifestazione venne rinviata con la scusa della pioggia ma in realtà c’erano forti problemi per rispettare le disposizioni sulla sicurezza e personale di vigilanza. «I problemi ci sono, ma noi garantiamo i contributi pubblici», ribadisce Ugolini, «per cui ci aspettiamo energie nuove dai carnevalanti. Noi non ci tiriamo indietro».