Qui prevale l’appartenenza così i cittadini ci rimettono L’europarlamentare leghista Borchia

Dopo Stefano Casali, ex presidente di Agsm-Aim, anche la ex consigliera Francesca Vanzo ottiene una sentenza favorevole dal Tribunale per le imprese di Venezia per la revoca dell’incarico in consiglio di amministrazione senza giusta causa. Le dovranno essere versati oltre 70 mila euro di risarcimento per i compensi non percepiti per l’ingiusto allontanamento. La vicenda risale al dicembre 2022 quando il sindaco Damiano Tommasi decise di revocare sia casali che Vanzo dai vertici di Agsm-Aim perchè era venuto meno il rapporto di fiducia e perché si era creata una situazione di stallo sulla vicenda Compago (azienda milanese della quale era stata acquistata una partecipazione) che aveva portato alla revoca da parte del cda di alcune deleghe all’allora amministratore delegato Quaglino. E Tommasi non la prese bene. Ora però il tribunale però afferma che potevano farlo anche senza il parere del socio, cioè il Comune. In totale questo scherzetto costa ad Agsm oltre 200 mila euro: ai 71 mila per Vanzo vanno sommato gli oltre 130 mila euro di risarcimento per Casali. il quale si interroga. “Tommasi chiederà scusa?” Ma sulla vicenda interviene l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega: “La sentenza che riconosce a Francesca Vanzo il diritto al risarcimento dopo la revoca illecita conferma quanto denunciamo da tempo: quando le decisioni vengono prese per logica di appartenenza e non per competenza, a rimetterci sono i veronesi. E ora, chi paga?».