Radicchio in… rosso, colpa dei prezzi L’aumento delle materie prime ha colpito anche una produzione tipica della Bassa

L’aumento dei prezzi delle materie prime colpisce anche il radicchio veronese. Secondo Coldiretti Verona, infatti, il prodotto riscuoterebbe un buon successo in termini di vendita e di prezzi se non si contassero gli incrementi dei costi di produzione.
“Per il radicchio rosso semilungo prodotto nella provincia di Verona confezionato – precisa Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona – a metà novembre i prezzi vanno da 1,40-1,60 euro al chilogrammo per la prima categoria, 2,30-2,60 euro al chilogrammo per le categorie extra. Se il prezzo può considerarsi abbastanza soddisfacente di per sé, diventa basso in considerazione del boom di aumenti incontrollati di carburante, fertilizzanti e altri materiali legati alla coltivazione e alla commercializzazione del prodotto”.
La produzione di radicchio rosso semilungo nella provincia veronese è in calo ormai da qualche anno.
“Anche in questa stagione si conferma una riduzione della superficie coltivata rispetto agli ultimi cinque anni”, precisa Massimo Mariotto presidente Coldiretti della sezione di Arcole e produttore di radicchio che aggiunge “Malgrado il clima sia stato favorevole in settembre, il caldo di ottobre ha rallentato le vendite. Il radicchio rosso è infatti apprezzato maggiormente con il clima freddo.