Raffineria della droga. Operazione “Bavaria 2021’’ della guardia di finanza: 5 arresti Scoperta una cellula criminale composta da cittadini albanesi e tunisini dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra Verona, Sona e Cerea. Sequestrati 3 chili di eroina, 1 chilo di marjiuana e 35 chili di sostanza da taglio. Destinati a pusher veronesi

La Guardia di Finanza di Verona ha portato a termine un’importante operazione antidroga nei confronti di una cellula criminale composta da cittadini albanesi e tunisini, dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della città capoluogo hanno eseguito 5 ordinanze applicative di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone indagate per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta, in particolare, di quattro cittadini albanesi di età compresa tra i 31 e i 41 anni e di un 50enne tunisino, dimoranti nella provincia di Verona, ritenuti responsabili di aver smerciato ripetutamente eroina e marijuana a numerosi pusher della zona.
In particolare, 4 soggetti sono stati raggiunti dalle misure cautelari nei comuni di Verona, Cerea e Sona, mentre il quinto, inizialmente irreperibile e inserito nell’apposita banca dati dei soggetti da ricercare, con l’ausilio dalla Polizia di Frontiera di Villafranca di Verona, è stato individuato tra i passeggeri di un volo in arrivo all’aeroporto scaligero proveniente dall’Albania. Ad attenderlo allo scalo veronese ha trovato finanzieri e poliziotti che lo hanno arrestato.
I 5 sono stati associati alla Casa circondariale di Montorio Veronese a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione, denominata «BAVARIA 2021», ha fatto luce su una ben organizzata consorteria criminale di matrice extracomunitaria che si occupava del reperimento di droga che, attraverso l’allestimento di una vera e propria «raffineria», provvedeva poi a tagliare e a confezionare in vario modo in relazione alle richieste del mercato.
Gli stessi, infatti, facevano uso di telefoni cd. «citofono», adoperati solo per lo scambio di messaggi di testo tra fornitore e cliente e impiegavano, per non dare nell’occhio, autovetture utilitarie, peraltro, intestate a prestanomi.
Particolare attenzione era riservata anche al linguaggio utilizzato per concordare con i sodali gli incontri finalizzati allo scambio di droga («…domani non ho impegni verrei con la carne per grigliarla…») oppure per discutere della quantità («…prendo più costate? O solite?…»).
In tal senso è stato accertato che lo stupefacente smerciato risultava anche contenere 6-MAM (6-monoacetilmorfina), una sostanza derivata dalla morfina e del tutto simile all’eroina, ma con effetti più rapidi e pesanti poiché ottenuta con l’aggiunta di una quantità eccessiva di acido cloridrico, quindi ancora più pericolosa per la salute.
Le investigazioni, che avevano già condotto i finanzieri all’arresto in flagranza di reato di 4 persone, sono state rese più difficoltose per le estreme cautele utilizzate dai soggetti attenzionati nei loro comportamenti e movimenti.
Dall’inizio dell’anno 2022 i Finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno arrestato 13 persone e sequestrato oltre 42 chilogrammi di droga.
Questa ulteriore importante operazione testimonia, dunque, come resti sempre alta l’attenzione e continuo l’impegno della Guardia di Finanza per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e smantellare i contesti criminali che traggono enormi profitti, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.