Rapine in farmacia: cinque urgenze I sindacati e i lavoratori chiedono l’immediata installazione delle casse automatiche

Giovedì scorso abbiamo assistito all’ottava rapina della Farmacia Agec in zona Chievo. Insieme con la Farmacia di San Massimo, di Borgo Nuovo e di Cà di David è tra le più colpite. “Un problema – dicono le Segreterie Provinciali di Femca CISL Filctem CGIL di Verona e la RSU e RLS Sezione Farmacie Agec – che avevamo già affrontato come Organizzazioni sindacali e le RSU, insieme ad Agec, anche chiedendo fosse sensibilizzata l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine. Malgrado – aggiungono – i furti continuano e siamo sempre più preoccupati per la salute dei dipendenti. Questi episodi infatti mettono a rischio l’incolumità di farmacisti e collaboratori, generando un clima di tensione e paura. Operare – sottolineano – in un contesto dove il pericolo è costante compromette non solo la sicurezza personale ma anche la serenità e la qualità del servizio che questi Lavoratori sono chiamati a offrire. Serve pertanto una svolta definitiva e servono soluzioni concrete e immediate. Non possiamo permettere che a rischiare siano sempre gli stessi dipendenti”. Pertanto da parte sindacale sono partite cinque richieste. In primo luogo l’installazione immediata delle casse automatiche e poi a seguire la definizione di un protocollo aziendale per definire i comportamenti, le azioni e le misure da adottare in caso di rapina, anche in rapporto con le autorità competenti e le forze dell’ordine; il riconoscimento di permessi ad hoc a carico azienda, o dell’infortunio sul lavoro (come previsto da numerose sentenze) ai dipendenti vittime di rapina; maggiori controlli da parte della vigilanza privata e da parte delle forze dell’ordine nelle Farmacie più a rischio; e l’attivazione di ulteriori videocamere di sorveglianza e punti di illuminazione da parte del Comune di Verona. “La serenità, la salute, la sicurezza, e l’incolumità dei Lavoratori – concludono – non può essere solo una prerogativa appannaggio del Sindacato. Ma tutti i soggetti interessati devono fare la loro parte per evitare che situazioni come questa si ripresentino. Come va superato l’effetto “meraviglia”: ovvero che superato il clamore del momento, tutto torni come prima. Passare finalmente dalle parole ai fatti non è uno slogan ma una necessità per i Dipendenti delle Farmacie Agec di Verona e le loro Famiglie. Pronti a mobilitarci come Organizzazioni Sindacali nel caso situazione analoghe si ripetano ancora in futuro”.