Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, in un momento in cui l’Unione Europea si trova oggi stretta in una morsa economica senza precedenti, tra la chiusura dei mercati a est e i dazi imposti da ovest, continua la sua battaglia ribadendo che il riarmo non è la soluzione. “Da una parte – dice -, le sanzioni e le restrizioni economiche hanno di fatto chiuso i mercati russi e di gran parte dell’area orientale, tagliando fuori l’Europa da importanti flussi commerciali e da materie prime energetiche a basso costo. Dall’altra, le nuove barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e da altri partner occidentali limiteranno drasticamente l’accesso ai mercati atlantici, riducendo le esportazioni europee proprio nel momento in cui servirebbe aprirsi a nuovi sbocchi. Questa doppia pressione – la morsa tra est e ovest – costringe l’Europa in un modello economico di guerra permanente e di isolamento crescente, senza vie di fuga reali. L’aumento della spesa militare, infatti, alimenta settori a bassa ricaduta tecnologica e occupazionale, mentre l’indebitamento crescente, senza un salto di produttività, gonfia deficit e debolezza finanziaria”. Per Valdegamberi serve “un cambio di rotta urgente, con investimenti strategici in industria, energia e tecnologia ad alto valore aggiunto, politiche energetiche realistiche e un’apertura commerciale verso il Sud globale per recuperare mercati e risorse. È fondamentale riaprire un dialogo costruttivo con il mondo BRICS, con cui gli Stati Uniti trattano ormai da tempo per i propri interessi strategici ed economici, evitando che l’Europa resti esclusa dai nuovi equilibri globali. Parte integrante di questa nuova strategia deve essere la riapertura della fornitura di gas russo a basso costo”.