Rifiuti, escort usate per corrompere Un imprenditore avrebbe organizzato cene e garantito biglietti per le partite di calcio

Oltre 90 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia hanno dato esecuzione a cinque misure cautelari (1 arresto domiciliare e 4 interdittive) emesse dal GIP di Reggio Emilia nei confronti di altrettante persone – di cui tre pubblici ufficiali – a 26 perquisizioni locali ed alla notifica di 14 Informazioni di garanzia.
L’operazione “Leonida” ha coinvolto anche Verona.
L’inchiesta si è mossa attorno a presunte irregolarità nell’affidamento diretto di commesse pubbliche in via esclusiva ad un’azienda reggiana, operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti, il cui socio unico e Presidente del CDA è un imprenditore reggiano, finito ai domiciliari.
L’attività d’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico -Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, ha consentito ad oggi di far emergere alcune condotte criminose in danno della pubblica amministrazione, consistenti in meccanismi idonei ad incidere illecitamente su procedure di affidamento di commesse pubbliche connesse allo smaltimento di rifiuti.
Le commesse pubbliche affidate in via diretta all’azienda reggiana sono state individuate nell’alveo dei servizi richiesti da alcune municipalizzate operanti in Toscana, Veneto, e Lombardia.
Le commesse pubbliche affidate in via diretta e con modalità illecite all’impresa reggiana da parte dell’ente pubblico in questione ammontano a poco meno di euro 650.000,00, per il solo periodo investigato (aprile 2023 – gennaio 2024).
L’imprenditore reggiano era solito servirsi di diverse forme corruttive, quali dazioni di denaro, costanti regalie oltre i normali usi, ospitalità presso hotel o ville di proprietà, pagamento di ricevimenti a favore di pubblici ufficiali, organizzazione di cene con la presenza di avvenenti escort, biglietti di partite di calcio, dazione di buoni benzina, prestazioni di lavoro retribuite al di fuori dell’impiego pubblico.
Allo stesso è stato attribuito altresì l’illecito di sfruttamento della prostituzione per aver utilizzato alcune escort come mezzo corruttivo.