Rimanere coi piedi piantati per terra Baroni è un amante del 4-3-3 ma sceglie in base ai giocatori che sono a sua disposizione

MAURIZIO SETTI HELLAS VERONA

«La sfida tra Sassuolo e Verona? Come tutte le partite si tratta di un incontro aperto a qualsiasi risultato perché entrambe le contendenti sono in grado di cogliere il successo pieno». Chi parla è Gian Marco Remondina, tecnico di origini bresciane, che nella sua carriera si è seduto sulle due panchine e conosce quindi bene le dinamiche di questo confronto. «I gialloblù – aggiunge, entrando più a fondo nella sua analisi – arrivano in posizione di leggero vantaggio, soprattutto dal punto di vista mentale. Le due vittorie consecutive, infatti, rappresentano un’importante iniezione di fiducia in grado di dare alla squadra consapevolezza e autostima. Il Verona di quest’anno è una squadra che difende bene, sa chiudere gli spazi e quando riparte è in grado di essere pericolosa. Il Sassuolo, invece, si trova ancora a zero punti, senza alcun gol segnato. Tra le due, il vantaggio, ce l’ha il Verona. A parlare, poi, sarà come sempre il campo. Differenze tra Sassuolo e Verona ? Entrambe le società – precisa Remondina – si pongono l’obiettivo di valorizzare i giovani per riuscire a realizzare anche utili plusvalenze. L’unica differenza, a mio avviso sostanziale, riguarda le capacità di spesa. Il club neroverde, infatti, con tutto il rispetto per quello gialloblù, può trarre maggior beneficio da una superiore disponibilità economica. Anche se questo – puntualizza – non è sempre garanzia di risultato. Spendere sì, ma l’importante è saper spendere bene».

IL NUOVO VERONA DI BARONI
Dopo l’incredibile salvezza conquistata dalla coppia Zaffaroni/Bocchetti la società gialloblù ha deciso di affidarsi a Marco Baroni, il quale non ha per ora apportato grandi stravolgimenti. «Pur essendo un amante del 4-3-3 Baroni – spiega – ha dimostrato grande intelligenza, scegliendo in base all’organico a sua disposizione. Sono convinto, come molti altri, che sono sempre i giocatori a fare il modulo e mai viceversa, come magari qualcuno tenta a volte di far credere. Il nuovo tecnico gialloblù non ha cambiato sistema di gioco, lavorando sin da subito su aspetti come carattere, sacrificio e spirito di squadra, caratteristiche che da qualche anno sono ben radicate in riva all’Adige e che lo scorso anno hanno consentito di raggiungere un’incredibile salvezza. Imprevedibile, sofferta ma meritata. Il Verona in testa alla classifica è una felice ma altrettanto gradita sorpresa. L’importante, però, è rimanere umili e con i piedi ben piantati per terra perché le cose possono cambiare velocemente».

IL CALCIOMERCATO E L’ARABIA SAUDITA

La sfida tra Sassuolo e Verona si giocherà in concomitanza con le ultime ore di calciomercato. «Per noi allenatori l’ideale sarebbe iniziare il campionato a mercato già chiuso. Purtroppo nel calcio di oggi contano di più altre cose, e tra queste anche i soldi». E parlando di denaro il discorso non può non toccare quanto sta succedendo con l’Arabia Saudita. «Non capisco – chiosa – dove vogliano arrivare. Mi piacerebbe capire il loro vero obiettivo. I giocatori, comunque, potranno anche guadagnare molto ma difficilmente potranno vivere le sensazioni che ti danno i campionati che si giocano in Europa. Quello in Arabia rischia di essere un calcio povero di vere emozioni. Un calcio che, in fondo, non piace a nessuno».

Enrico Brigi