Ristoranti e bar, il coprifuoco alle 24 Stop a fiere e convegni, se non a livello nazionale. E riunioni aziendali "a distanza"

Ristorazione. Il provvedimento prevede che “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) siano consentite dalle ore 5,00 sino alle ore 24,00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18,00 in assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Restano comunque aperti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade”. Obbligatorio per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Sport. Il Dpcm conferma lo stop agli sport di contatto a livello amatoriale e alle competizioni dilettantistiche. Inalterate le disposizioni sul numero degli spettatori agli eventi sportivi. “Lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport, è consentito soltanto per “gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali”.

Sagre, fiere e convegni. Il Dpcm dispone il divieto di “sagre e fiere”. “Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico” e “secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro”.

“Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, a eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza”, continua il testo, “tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e a condizione che siano assicurate specifiche misure idonee a limitare la presenza del pubblico; nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni”.

Palestre e piscine

“Palestre e piscine restano aperte”:questa mattina con un post sui social il ministro Vincenzo Spadafora fa chiarezza su ciò che concerne gli impianti sportivi: “una scelta di buon senso”, spiega il ministro.padafora: “Rispetto rigoroso dei protocolli””Dopo un lungo confronto in Consiglio dei Ministri, con il CTS e le Regioni, è prevalsa una scelta di buon senso.
Nelle prossime ore, insieme ai rappresentanti del settore, studieremo ulteriori misure di sicurezza per una maggiore tranquillità di tutti e scongiurare possibili chiusure.

Vi rivolgo però un appello accorato: fate attenzione e rispettate al massimo le regole, in palestra come in qualsiasi altro luogo. È un momento davvero critico, non abbiamo ancora vinto la nostra guerra contro il coronavirus.
Ho combattuto per arrivare a questa scelta ma dobbiamo essere tutti consapevoli del momento difficile per il Paese, che ci deve obbligare ad un rispetto rigoroso dei protocolli.

Abbiamo chiesto già tanti sacrifici al mondo dello sport, tra i settori più colpiti dall’epidemia, e soprattutto abbiamo chiesto ai gestori investimenti cospicui per il rispetto doveroso di rigide misure”.