RONCOLEVÀ, CINQUE SINDACI IN STRADA CONTRO I PROFUGHI Continua la protesta nella frazione di Trevenzuolo per l'arrivo di 25 migranti che potrebbero però salire a 40

Continua la protesta a Ronco­levà, frazione di Trevenzuolo per l’arrivo di 25 profughi in una struttura affittata da una cooperativa di Vercelli. Il movimento “Verona ai Veronesi” ha organizzato un corteo lunedì sera davanti alla casa che ospita i richiedenti asilo. All’incontro han­no partecipato molti esponenti politici locali, oltre ai residenti della piccola frazione di Trevenzuolo. Con il sindaco di Trevenzuolo, Roberto Gazzani, c’erano anche i sindaci di Isola della Scala, Erbè, Pastrengo e Sant’Anna d’Alfaedo. I profughi ospitati potrebbero salire a 40, dopo che saranno finiti i lavori in corso per la sistemazione dei bagni nella struttura. Gaz­zani dice: “Qui si esprime una contrarietà al sistema più che alle persone. Il sistema di cooperative e Stato. Uno Stato che non spiega come uscire da una situazione, quella dei flussi migratori, che ormai è routine”. Il sindaco di Isola della Scala, Stefano Ca­naz­za, ag­giunge che “è giusto sal­va­re i migranti ma il vero punto è rafforzare i loro governi locali”. Quello di Erbè, Nicola Martini, racconta che “vediamo comunità sempre più preoccupate”. Mentre il sindaco di Pastrengo, Gianni Testi, spiega di essere lì perché “il sistema non regge” e il suo collega di San­t’Anna, Raffaello Campo­stri­ni gli fa eco.