San Michele, lavori fermi tra malcontento e disagi Il presidente della 7^ si schiera con abitanti e commercianti

“Malcontento e disagi. Questi i sentimenti purtroppo diffusi tra abitanti e commercianti di San Michele Extra. I lavori per il filobus proseguono a singhiozzo, il cantiere versa in uno stato di criticità e non si vedono operai da oltre 1 settimana. Se si prosegue con queste tempistiche e modalità operative sarà molto difficile rispettare i 180 giorni necessari per il completamento dell’opera”. Così il presidente della 7° Circosc­rizione Marco Fal­vigna commenta il disappunto che i residenti di San Michele Extra stanno manifestando in questi giorni attraverso manifestazioni, social network ed iniziative di vario genere. L’esponente di Verona Domani esprime vicinanza agli abitanti del quartiere, promettendo di farsi portavoce delle loro esigenze e delle loro istanze presso le sedi competenti. “E’ evidente che questo modo di programmare e comunicare lo stato di avanzamento dei lavori per il filobus ha creato notevoli problemi per il quartiere. Le foto scattate venerdì mattina dimostrano l’ennesimo giorno di assenza di operai dal cantiere. Un’assenza che sembra ormai diventata prassi, visto che non si vede l’ombra di addetti, di operai o responsabili del progetto da almeno una settimana. Il 27 maggio sono iniziati i lavori con preavviso di soli tre giorni, nell’ordinanza si legge che dureranno circa 180, perciò con la riapertura delle scuole il cantiere sarà solamente a metà. In considerazione della frequenza degli operai in cantiere ed il cronoprogramma dei lavori fino ad oggi non sempre rispettato, è presumibile che potrebbero esserci notevoli ritardi nel completamento del filobus. Gli esercizi commerciali sono in grossa difficoltà e lamentano importanti cali negli incassi verificatisi proprio con l’apertura del cantiere – afferma Falavigna – Senza poi contare i disagi denunciati dalle famiglie, dagli abituali utilizzatori dei mezzi pubblici e le difficoltà per la viabilità e per i mezzi commerciali fortemente penalizzati dagli spazi delimitati sulle corsie. C’è insomma malcontento, inutile nasconderlo – conclude il presidente del settimo parlamentino – Ritardi che si accompagnano ad uno stato di gestione e manutenzione del cantiere a volte approssimativi. Mancano reti di protezione e quelle poche presenti cadono con un semplice soffio di vento, provocando ulteriori intoppi alla circolazione, oltre che possibili situazioni di pericolo, la polvere sporca inoltre le case nelle vicinanze del cantiere. Una situazione che il quartiere non potrà sopportare per altri quasi 5 mesi. Si lavori e si programmi con tempistiche certe e celerità, si migliori la comunicazione. Ci auguriamo che chi ha il dovere e la responsabilità della gestione di tale opera si attivi immediatamente mettendo fine a queste difficoltà e mancanze denunciate dai cittadini di San Michele”.