Sanità informatica resta il caos. Quando finiranno i disservizi? I sindacati incontrano l’Azienda Ospedaliera Prima i rappresentanti degli infermieri e poi dei medici si sono confrontati con la Direzione, ma l’esito viene definito “deludente”. Ritenute insoddisfacenti anche le risposte sul crescente rischio clinico. E’ chiaro che non si può tornare indietro

Deludente al limite del disarmante l’esito dell’incontro svoltosi giovedì, tra la Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Aoui di Verona e le delegazioni trattanti di parte sindacale in merito ai gravi disservizi generati dall’introduzione del nuovo sistema informatico unificato SIO. In due riprese si sono confrontati prima i rappresentanti degli infermieri e del personale di comparto e poi i rappresentanti dei medici, ciascuno con le proprie Rsu e i Sindacati provinciali Cgil Cisl Uil.
Come organizzazioni sindacali – si legge in una nota sottoscritta da Antonio De Pasquale, segretario generale Fp Cgil Verona; Stefano Gottardi, segretario generale Uil Fpl Verona e Giovanni Zanini, segretario generale Fp Cisl Verona – abbiamo preso atto che, diversamente da quanto annunciato pubblicamente nei giorni scorsi, l’Azienda Ospedaliera non è in grado di assicurare un termine temporale certo per il completamento delle procedure di migrazione dai vecchi sistemi informatici verso il nuovo sistema unificato. Non è quindi dato sapere se e quando avranno termine i disservizi e i disagi causati dai continui errori generati dal sistema di cui l’Azienda non sembra avere piena contezza ma che ostacolano, al limite dell’impraticabilità, il lavoro quotidiano del personale sanitario in pressoché ogni reparto di entrambi i poli ospedalieri, Borgo Trento e Borgo Roma. Per i sindacati sono del tutto insoddisfacenti anche le risposte da parte datoriale in merito al crescente rischio clinico che tale caotica condizione inevitabilmente comporta. Se in una situazione di emergenza il sistema non permette di richiedere le analisi di cui un paziente abbia assoluto bisogno, su chi ricadrà la responsabilità? La sanità non può prescindere dall’innovazione tecnologia, ma se una tecnologia non funziona, non è innovazione. I sindacati si dicono fortemente preoccupati dello stato di crescente di stress a cui il personale viene sottoposto, in quanto costretto a rimediare agli errori di un sistema che dovrebbe semplificare la vita invece di complicarla.
“Non pervenuto – concludono – il supporto che dovrebbe essere fornito dagli operatori informatici che le ultime notizie ci dicono essere presenti soltanto in numero di 3 (tre) per entrambi i poli, Borgo Trento e Borgo Roma”.
Giovedì e venerdì prossimi è previsto un nuovo incontro. Poi ci saranno inevitabili iniziative sindacali.

I disagi: centro prelievi, tre ore di attesa

I disservizi determinati dal nuovo sistema operativo sono all’ordine del giorno, ecco tre esempi.
Centro prelievi
Il primo utente viene preso in carico alle 10.30; in mano ha un biglietto di prenotazione per le 7.30, ben tre ore prima.
Pronto Soccorso
Impossibile elaborare gli esiti dei codici bianchi, le dimissioni avvengono con quattro ore di ritardo, che si aggiungono alle svariate ore di “ordinaria” attesa.
Ginecologia
Non è possibile richiamare i dati delle pazienti precedentemente inserite; si rimedia soltanto due ore dopo grazie ad una chiavetta su cui erano stati provvidenzialmente salvati gli appuntamenti.

La risposta del dg Bravi

“La sicurezza dei pazienti – ha detto Callisto Bravi, dg Aoui Verona – è per noi prioritaria e garantita costantemente anche dalle procedure di qualità consolidate e presenti in azienda. L’assistenza ai pazienti è certamente assicurata in tutti i setting assistenziali, soprattutto e con una fortissima attenzione nell’emergenza e urgenza. Prosegue il monitoraggio quotidiano del sistema al fine di alleviare gli inevitabili disagi all’utenza, e così continueremo fino a quando avremo raggiunto l’impegnativo obiettivo di digitalizzazione sanitaria che ci è stato assegnato”.