Sboarina o Tosi: cosa farà Forza Italia? L’incontro, tra Forza Italia e il Sindaco, “anticipato” ieri da “La Cronaca”, non ha dato i risultati attesi dal centrodestra. Zuin, coordinatore regionale, si è preso altro tempo per riparlarne a livello locale, ma anche sul tavolo nazionale. Forza Italia è al bivio...

26/02/22 on Taiani al Liston 12 Ph RenzoUdali

E alla fine, tuonò, ma non piovve. La siccità prosegue e, al momento, non sono annunciate precipitazioni, giusto per stare in gergo. Niente da fare tra Sboarina e Forza Italia. O meglio, tra Forza Italia e Sboarina, visto che il Sindaco si è presentato da solo all’incontro, con i vertici del partito di Berlusconi. Una sorta di “uno contro tutti” (benevolo, sia chiaro…), ma forse, piùche altro, la necessità, da parte di Forza Italia (Zuin, Melotti, Sachetto e altri) di approfondire bene quegli aspetti e quelle scelte che nel tempo hanno portato Sindaco e partito a una certa distanza.
La distanza non è stata certo colmata, questo è sicuro.
COSA PUO’ ACCADERE? Sono momenti di riflessioni, questi. Forza Italia attende anche di capire quali sono le indicazioni che possono arrivare da Roma, dove sono ovviamente molto attenti agli equilibri politici. Ma se la scelta dovesse ricadere su Verona e sul suo tavolo, oggi come oggi (attenzione, oggi come oggi) sembra più probabile che Forza Italia decida di essere coerente con quel “NO a Sboarina” pronunciato nell’ormai celebre summit di Grezzana. In sostanza, una buona parte del partito, non ha alcuna intenzione di rituffarsi nel centrodestra, col rischio di ritrovarsi tra qualche mese nell’identica situazione attuale. “Noi, ai margini della coalizione e fuori da qualsiasi scelta”.
AL BIVIO. Certo, il ragionamento non finisce qui. La politica è strana, spesso contradditoria. Ci sono logiche che sfuggono e che vanno attentamente calibrate.
L’ALTRA SOLUZIONE. L’altra strada, questo è certo, porta a riabbracciare il centrodestra, cancellando vecchi rancori e puntando a una prospettiva diversa. In questo caso, ci sono chiaramente maggiori chances di andare al Governo della città e di avere qualche incarico di prestigio, che ridarebbe fiato a un gruppo francamente un po’ dimesso.
Che ne pensano Berlusconi e Tajani? Anche da Roma si attendono segnali di fumo…