Scienze economiche a caccia di talenti Presentato il progetto di sviluppo quinquennale: ideata una nuova “Data platform”

Migliorare qualità e quantità della propria ricerca, attrarre ottimi studiose e studiosi italiani e stranieri e trattenere a Verona i talenti migliori reclutati negli anni creando un ambiente stimolante e competitivo. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del dipartimento di Scienze Economiche dell’università di Verona che l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della Ricerca (Anvur) ha indicato tra i 180 dipartimenti di eccellenza italiani.
Nello specifico, il dipartimento di Scienze economiche ha ricevuto 6 milioni di euro per il suo progetto di sviluppo che durerà fino al 2027. Progetto che è stato illustrato alla Santa Marta da Giam Pietro Cipriani, direttore del dipartimento di Scienze Economiche, Marco Piovesan, docente di Economia politica e referente scientifico del progetto di eccellenza e Athena Picarelli, docente di Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie.
Gli sforzi dei prossimi anni saranno in particolare incentrati su un nuovo filone di ricerca considerato cruciale per il futuro dal titolo “Salute e benessere”. Questo tema rientra nell’Obiettivo 3 dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ovvero “garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età”. Con una cospicua quota del finanziamento di eccellenza, il Dipartimento mira a potenziare la propria attenzione verso questo tema cruciale e a costruire un’innovativa base di dati che possa risultare di valido supporto. In particolare, il dipartimento propone di creare una nuova “Data Platform” per identificare e stimare l’impatto di varie politiche di intervento pubblico su salute e benessere e per comprendere i meccanismi attraverso i quali tali politiche influenzano il benessere delle famiglie e in particolare dei bambini.
La piattaforma di raccolta dati può essere anche vista come uno strumento per disegnare e testare interventi di politica economica, per identificarne le associate risposte comportamentali di famiglie e individui a specifici interventi, nonché per misurare la loro sostenibilità economica e politica. Il progetto permetterà di sviluppare competenze nuove nella raccolta e analisi di dati primari e di basi amministrative. La piattaforma dati potrebbe fornire un importante supporto per stimare l’impatto del Pnrr per l’economa italiana e per le sue dimensioni territoriali. Questo aspetto dovrebbe attrarre l’attenzione di stakeholder pubblici interessati anche nelle macro-conseguenze per famiglie e giovani di scelte di politica economica.
Grazie ai fondi ministeriali, il Dipartimento rafforzerà anche il dottorato di ricerca in “Economia e Finanza” con un aumento delle borse di studio, nuovi insegnamenti e un ambiente di lavoro migliore per dottorande e dottorandi. Accanto a “Economics”, quest’anno sarà anche lanciato un secondo e innovativo percorso in “Data Analysis and Finance”. Nella sua nuova veste, il dottorato sarà così in grado di produrre formazione elevata sui principali temi economico-finanziari, contribuendo in questo modo a incrementare il livello di tali competenze storicamente basse nel nostro Paese.
Questo sforzo avrà un impatto positivo sulla didattica dei corsi di studio del dipartimento di Scienze Economiche. Questi corsi offrono già una formazione di alta qualità, integrando un’attività didattica innovativa e basata sulla ricerca con un approccio pratico e applicato. Negli anni, queste attività sono state ulteriormente potenziate attraverso l’istituzione di doppi titoli con università straniere e percorsi di formazione all’estero, su cui il dipartimento continuerà a investire.