Legnago. ”Senza investimenti sul personale rischiamo di costruire solo muri”. Zanini: ”E’ fondamentale la pianificazione trasparente della dotazione organica”

Non tarda ad arrivare il commento della CISL FP di Verona, per voce del suo Segretario Generale Giovanni Zanini, in merito al progetto complessivo di riorganizzazione dell’Ospedale di Legnago, che prevede la costruzione di una nuova struttura ospedaliera su una superficie di circa 66.000 mq, con un investimento complessivo di 170 milioni di euro. «L’investimento sull’Ospedale di Legnago è certamente una notizia positiva per il territorio e per il sistema salute veronese , afferma Zanini. «Ma non possiamo dimenticare che senza il potenziamento quantitativo e qualitativo dei professionisti della salute, corriamo seriamente il rischio che rimangano solo i muri. Le strutture non curano: curano le persone. E servono investimenti sul lavoro, nei servizi e nella loro distribuzione omogenea su tutto il territorio provinciale.» Il progetto, articolato in due fasi, prevede il completamento della piastra delle emergenze (pronto soccorso, terapie intensive, blocco operatorio), una nuova piastra delle degenze, l’ingresso, la struttura ambulatoriale per le attività sanitarie diurne, la palazzina servizi e un parcheggio. A regime, saranno attivati 359 posti letto suddivisi tra area medica, chirurgica, materno-infantile, riabilitativa e interventistica, oltre a posti letto per attività diurne e servizi di diagnosi e cura. È fondamentale che a questa riorganizzazione strutturale corrisponda una pianificazione seria e trasparente della dotazione organica», sottolinea Zanini. «Non possiamo pensare di aprire nuovi reparti senza garantire il personale necessario, formato e motivato. Il capitale umano è il vero motore della sanità pubblica.» La CISL FP Verona auspica inoltre che l’investimento su Legnago non si traduca in un impoverimento dei presidi più periferici, che già oggi faticano a garantire servizi essenziali. «Serve una visione d’insieme, che tenga conto delle esigenze di tutta la provincia, evitando squilibri e disuguaglianze territoriali», conclude Zanini. La CISL FP Verona continuerà a monitorare il progetto, chiedendo garanzie non solo sulle strutture, ma soprattutto sulle persone che dovranno farle vivere.