«Tutto il Centro Polifunzionale Don Calabria si unisce al dolore della famiglia per la tragica scomparsa di un nostro nuovo allievo. Un ragazzo di 16 anni con disabilità complessa che frequentava la Scuola di formazione professionale. Il giovane è riuscito ad allontanarsi dalla classe, nonostante le azioni di sorveglianza in essere attuate da insegnanti e operatori sociosanitari. Abbiamo subito attivato squadre di ricerca in tutto il perimetro del Centro e preso visione delle riprese effettuate dalle telecamere interne delle due uscite principali della struttura». E’ questo il commento in merito alla disgrazia avvenuta nella giornata di ieri, lunedì, al Centro Polifunzionale Don Calabria di via San Marco. Il presidente e il direttore del Centro Polifunzionale Don Calabria, fratel Matteo Rinaldi e Federico Patuzzo, provati dal tragico evento, ricostruiscono i difficilissimi e concitati momenti successi nella mattinata di lunedi. Purtroppo, il giovane allievo è stato ritrovato dopo alcune ore dalla scomparsa privo di vita nella piscina di una proprietà privata vicina in Borgo Milano. «Dopo l’inizio delle ricerche, – prosegue il direttore abbiamo avvisato la famiglia e a seguire i Carabinieri e la Polizia. Temevamo che il ragazzo si fosse nascosto per cui volevamo chiedere il supporto dell’unicità cinofila. Per attivare le procedure di ricerca da parte delle Forze dell’Ordine, abbiamo accompagnato la famiglia, che è di origine srilankese, a effettuare la denuncia di scomparsa prima ai Carabinieri e successivamente in Questura». La disgrazia, lo ricordiamo, ha avuto per protagonista un ragazzo di 16 anni originario dello Sri Lanka che è morto dopo essere annegato in una piscina privata di una villetta in una traversa di via Sogare, in Borgo Milano, nella tarda mattinata di lunedì. Il sedicenne, affetto da un disturbo dello spettro autistico, secondo quanto si è potuto apprendere, è uscito dalla recinzione dell’Istituto don Calabria, che frequentava da quest’anno, ed è finito nella piscina morendo annegato. Il corpo senza vita è stato trovato attorno alle 14. Sul posto sono accorsi, disperati, i familiari del ragazzo, che si chiamava Pahasara Nuwanidu Warnakulasuriya Thamel. Dei rilievi della tragedia si sono occupati i carabinieri. «Siamo a completa disposizione della famiglia del nostro allievo e delle Autorità competenti per qualsiasi necessità», hanno concluso Fratel Matteo Rinaldi e Federico Patuzzo. Della tragica vicenda si sta accupando la Procura di Verona.