“Sì, gioco anch’io”. Verso Verona 2022 Damiano Tommasi ha rotto gli indugi e ha deciso di entrare in campo alla guida della coalizione di centrosinistra, in vista di Verona 2022. Una scelta attesa da tempo che dà una scossa alla politica veronese e obbliga il centrodestra a contromisure adeguate

Adesso ci siamo. Fate conto, l’immagine ci sta, visto di chi si parla, che l’arbitro abbia guardato il cronometro. L’arbitro fischia, si gioca. E Damiano Tommasi ha deciso “Gioco anch’io” Il centrosinistra potrebbe (finalmente) aver trovato un candidato forte, in grado di unire le forze e, pure, di “rosicchiare” terreno e voti, ai suoi rivali.
E’ dunque arrivata la tanto auspicata soluzione attesa dal centrosinistra, molto meno dal centrodestra, che ora ha un motivo in più per uscire dall’impasse nel quale si è cacciato.
Perchè, diciamolo, Tommasi alla guida della coalizione del centrosinistra, fa rivedere a tutti conteggi e proiezioni già fatte. E impone scelte diverse, possibilmente rapide, oltre a un cambio di strategia che diventa a questo punto inevitabile.
CHE FARA’ LA LEGA? Prima domanda. Al netto di tutti i bla bla di corridoio, il partito del Carroccio deve uscire dall’equivoco nel quale è finito. Con voci discordanti, ipotesi contradditorie, la sensazione di un’incertezza diffusa, accentuata dalle uscite di Zaia, Salvini, Comencini, Fontana. E dal silenzio di Bricolo, l’uomo indicato per guidare il Carroccio veronese verso Verona 2022. Che fare? Puntare su un candidato forte, “ripiegare” su Sboarina, se non addirittura su Tosi? Fantapolitica? Può essere. Per ora, tutto è lecito, ma anche la Lega adesso deve darsi una mossa in fretta.
L’IDEA DI GASPARATO. Lui ha parlato chiaro. II leader di Verona Domani, ha messo giù paletti molto fissi, pane al pane e vino al vino. “Noi siamo con Sboarina” ha detto nei giorni scorsi. Ma Gasparato è andato oltre. “Se non fosse Sboarina, sappiate che ci consideriamo liberi di scegliere altri candidati”. Non necessariamente quello indicato eventualmente dalla Lega. Anzi, la sensazione è che Gasparato potrebbe “dirottare” i suoi voti (non pochi, eh…) proprio su Damiano Tommasi, qualora non fosse Sboarina il candidato del centrodestra.
Insomma, uno scenario molto confuso (o molto chiaro…) che non lascia grandi spazi ad altre ipotesi.
Ha molti dubbi anche Forza Italia, a sua volta chiamata a decidere “cosa fare da grande”. Vale ancora la dichiarazione di Melotti (“…se Tosi ci chiede, siamo con lui”), delle scorse settimane?
Solo Fratelli d’Italia, nel centrodestra, ha idee chiare e non ha per niente l’intenzione di cambiarle: “Sboarina, punto e basta”.
Perchè a questo punto, sono in molti a pensare che un Tommasi candidato abbia tutto (numeri, credibilità, carisma, qualità) per arrivare al ballottaggio e poi giocarsela con tutti. Lui il calcio d’inizio l’ha dato. Ora la palla passa al centrodestra. Si gioca.

“Con Tommasi per cambiare la città”

Traguardi e il Pd: “Non è solo una candidatura di prestigio, ma un nuovo progetto”

La scelta di Tommasi dà ovviamente grande carica ai gruppi che compongono la coalizione. Una candidatura che da mesi era sul tavolo e che soltanto ieri sera è diventata ufficiale.
“L’inizio del percorso con Damiano Tommasi verso le Amministrative del 2022 è un’ottima notizia per Verona. Traguardi ha sempre creduto che per dare un’alternativa a questi ultimi 15 anni di governo servisse ripartire dalla società civile, con un progetto trasversale che portasse al superamento degli steccati ideologici e coinvolgesse tutta la città a partire dalle sue forze migliori. In un momento in cui i partiti faticano a intercettare candidature di qualità all’esterno dei loro organigrammi, quello di Tommasi è un segnale di fiducia di cui dobbiamo andare fieri. E rispetto al quale tutte le forze della coalizione e tutti gli attori civici che parteciperanno al progetto dovranno giustamente sentire la responsabilità. Traguardi conferma fin d’ora il proprio impegno a tutti i livelli affinché questa iniziativa politica si trasformi in un progetto concreto per il futuro di Verona”.
Così si sono espressi in una nota, Tommaso Ferrari, consigliere comunale; Pietro Trincanato, presidente di Traguardi; Beatrice Verzè, vicepresidente di Traguardi; Giacomo Cona, segretario di Traguardi
Anche il Pd ha voluto esprimere la propria fiducia in un percorso che porterà alle elezioni del 2022. “Il Partito Democratico di Verona esprime soddisfazione per il percorso ufficialmente avviato con Damiano Tommasi che nei confronti della città si è posto non come una semplice candidatura di prestigio in grado di dare una soluzione unitaria al centrosinistra, ma piuttosto come un vero e proprio progetto politico, che presto si trasformerà in cantiere, capace di dare forza alla Verona che vuole essere innovativa, solidale e coesa.In questo percorso unitario il Pd Veronese metterà a disposizione tutte le proprie competenze, le energie e le persone nell’obiettivo comune di ridare lustro alla città in Italia e riconquistare quell’orizzonte europeo che in questi anni è quasi totalmente venuto a mancare.
Questa la nota a firma dei Segretari Provinciale e Cittadino del Pd Maurizio Facincani e Luigi Ugoli
Assieme a loro anche i consiglieri comunali del Pd Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

COSI’ BERTUCCO: “Noi siamo uniti sui programmi. Centrodestra diviso sulle teste”

La disponibilità di Tommasi ad aprire un confronto con le forze del centrosinistra in vista della sua candidatura ufficiale a Sindaco per le amministrative del 2022 corona il percorso di unitarietà che i movimenti civici e i partiti politici dell’area del centrosinistra hanno già da tempo avviato. Diversamente dal centrodestra che ne fa una questione di teste da candidare o da tagliare, noi finora ci siamo confrontati sulle proposte e sui progetti per la città, arrivando ad una prima amalgama di unitarietà che ora dovrà trovare il suo collante definitivo in un programma chiaro e condiviso.