SOAVE. Film Festival, l’uomo e la madre terra Questo il tema preponderante della rassegna sotto la direzione artistica di Anderloni

Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Soave Film Festival, ultima rassegna dell’anno a firma Verona Green Movie Land. Erano presenti Roberto Montanari, Vicesindaco del Comune di Soave, che ci ha tenuto a sottolineare come questo appuntamento, così come la sua location, sia una bellissima eredità che è come arrivasse da un prolungamento della Lessinia e del suo Film Festival. Regina Minchio, Assessore alla politiche sociali, turismo ed eventi, ha invece ricordato l’importanza di trasmettere i valori della terra e della sostenibilità alle nuove generazioni e di come il cinema sia uno strumento privilegiato di questa potente trasmissione culturale. Contenuto ribadito ovviamente da Renato Cremonesi, presidente My Planet 2050, che con il Verona Green Movie Land da tempo sostiene questo abbinamento e che ha ricordato come questa prima edizione del VGML sia solo l’inizio di un viaggio che ha grandi ambizioni oltre che concrete prospettive. Ad Alessandro Anderloni è stato affidato il racconto del programma del Festival oltre che la spiegazione della filosofia che ha animato le scelte artistiche di questo appuntamento. 16- 19 novembre: questi i giorni del Soave Film Festival, l’ultima rassegna dell’anno a firma Verona Green Movie Land per la direzione artistica di Alessandro Anderloni che andrà a raccontare di cinema e del rapporto fra l’Uomo e la Madre Terra. Sarà la Sala Garribba a ospitare le proiezioni di lungometraggi e cortometraggi, film d’animazione dedicati alle scuole, aperitivi musico-teatrali e quelli con apicoltori e casari. Si apre mercoledì 16 novembre con Terra madre, il documentario firmato Ermanno Olmi che ha raccontato le giornate di incontri organizzate da Terra Madre e da Carlo Petrini nel 2009 a Torino per riflettere sulle sopraffazioni di un mondo dominato dal liberismo sfrenato. Ad Ermanno Olmi è dedicata anche la serata del 17 novembre con la proiezione di Rupi del vino, un documentario dedicato al versante retico della Valtellina. Venerdì 18 la serata sarà dedicata ai cortometraggi, mentre la chiusura del Festival è affidata a Honeyland (La terra del miele) dei macedoni Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov, intenso film che racconta di Hatidze, della sua dedizione al miele e della sua lotta per la salvaguardia di un delicato ecosistema. Fra gli appuntamenti gli aperitivi in Sala Garribba che vedranno alternarsi due incontri con i professionisti della Terra: l’Aperitivo con il casaro (venerdì 18), in collaborazione con il Consorzio Monte Veronese DOP, e l’Aperitivo con l’apicoltore (sabato 19) per presentare il progetto fotografico e video Apicoltori custodi. Giovedì 17, invece, ci sarà l’aperitivo musico-teatrale Storie di vino: un viaggio di musica e parole alla scoperta del vino. Il racconto sarà affidato ad Alessandro Anderloni con il canto di Raffaella Benetti e Thomas Sinigaglia alla fisarmonica.