Spazio pubblico, concetto penalizzato “Aver delegato agli investitori privati le scelte dell’uso del territorio riduce i tecnici a notai”

Alla luce delle inchieste sulla urbanistica a Milano e su quanto sta approvando la Giunta Tommasi secondo Giorgio Massignan di Verona Polis servirebbe una nuova normativa nazionale per rendere piu forte il pubblico rispetto agli investitori privati. Ma serve anche una cultura urbanostica da parte delle amministrazioni. “Aver delegato agli investitori privati, anche attraverso le “manifestazioni d’interesse” le scelte d’uso del territorio, ha penalizzato il concetto di spazi urbani pubblici e ridotto i tecnici e gli urbanisti a una sorta di notai di decisioni altri prese altrove.” “I recenti progetti approvati o in fase di approvazione della Giunta Tommasi-Bissoli, non appartengono ad un sistema organico di pianificazione del territorio. La decisione di edificare edifici per la logistica alla Marangona, non ha tenuto conto dei 165.000 mq edificabili all’interno del Quadrante Europa, che avrebbero potuto evitare la cementificazione della stessa Marangona. Il recente progetto di “Onda Surf”, cioè di una grande piscina con le onde prodotte artificialmente per praticare il surf, oltre a 600 posti auto, ad una serie di bungalow turistici e ad un ristorante; da realizzarsi alla Bertacchina, una zona agricola di 13 ettari, dei quali 3,8 saranno impermeabilizzati, non risponde ai reali bisogni della collettività e aumenta il consumo di suolo agricolo. L’approvazione in giunta, nonostante il parere contrario della circoscrizione, alla realizzazione di uno studentato di quattro piani per ospitare 139 posti letto, con un bar e un ristorante-mensa in Quartiere Pindemonte, non ha tenuto conto dei tanti edifici dismessi che, se rigenerati, avrebbero potuto svolgere la stessa funzione senza occupare uno dei pochi e ultimi fazzoletti verdi della città. Le deroghe al cambio di destinazione d’uso in alberghiera di vari edifici del Centro Storico, non favorisce il ritorno dei residenti, ma aumenta il turismo. Se si valuta che questi interventi sono proposti e approvati o in fase di esserlo, durante gli studi del PAT, si può capire come la pianificazione nella nostra città sia realizzata per progetti singoli e non attraverso un sistema territoriale coordinato. Purtroppo, questa amministrazione, come del resto le precedenti, ritiene corretto favorire le esigenze degli investitori privati, a danno della collettività e dell’equilibrio urbanistico” conclude Massignan.