Sport e benessere per gli universitari Il prossimo anno accademico saranno attivati due progetti per la promozione della salute

Per l’università di Verona la qualità della vita di studentesse e studenti, il loro benessere, è la base di un percorso di studi soddisfacente. Dopo gli importanti investimenti sul welfare loro dedicato, per il prossimo anno accademico l’ateneo pone le basi per un percorso che guarda anche alla salute fisica e mentale di ragazze e ragazzi grazie ai progetti del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento. Si chiamano “Campus: Characterize and Address Mental health Problems in University Students” e “Prova lo Sport @Univr: sport e benessere per la comunità universitaria di Verona” e si focalizzano sul benessere psicologico di universitarie e universitari e sulla promozione della loro salute fisica.
Il progetto “Campus” è nato dalla collaborazione tra il Comitato unico di garanzia, il Servizio di orientamento e il Centro collaboratore dell’Oms per la ricerca in Salute mentale del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento dell’ateneo scaligero. Il loro obiettivo è offrire interventi di supporto a tutte le studentesse e gli studenti dell’ateneo durante una delle fasi più vulnerabile della vita, in cui i dati della letteratura internazionale evidenziano un aumento significativo del disagio psicologico, con notevole impatto su molte aree della vita. Gli interventi previsti si allineano al programma psicologico sviluppato dall’Oms denominato “Fare ciò che conta nei momenti di stress”. Gli studenti e le studentesse che decideranno di partecipare potranno farlo nel rispetto della privacy, accedendo alla piattaforma intranet dedicata agli universitari “Moodle” con le proprie credenziali. Responsabili del progetto sono Corrado Barbui, docente di Psichiatria e direttore del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, Michela Nosè, docente di Psichiatria e presidente del Comitato unico di garanzia dell’università di Verona e Massimiliano Badino, docente di Logica e filosofia della scienza e referente del Rettore all’Orientamento.
“Le conoscenze che il Centro collaboratore dell’Oms ha generato assieme ai partner internazionali – ha spiegato Corrado Barbui – vengono immediatamente rese disponibili per accrescere la consapevolezza di studentesse e studenti dei propri stati emotivi, e per acquisire strategie adeguate alla loro gestione.”
L’ateneo di Verona sviluppa anche, come attività di ricerca e terza missione di Scienze Motorie in sinergia con il Centro Universitario Sportivo di Verona, Cus, un’ampia e qualificata proposta di corsi e attività motorie finalizzate al benessere e alla salute. Da numerosi studi emerge, infatti, l’importanza dello sport per la formazione: stimolo per allenare la riflessione e le capacità cognitive, pungolo motivazionale per l’apprendimento. In questa prospettiva, l’ateneo scaligero si è fatto promotore di un programma “Doppia Carriera Studente/Alteta” finalizzato a sostenere il diritto allo studio e il diritto alla pratica sportiva degli studenti-atleti. Per questi motivi, è fondamentale incentivare interventi di attività fisica e sportiva all’università, utilizzando lo sport come veicolo di socializzazione e come strategia per promuovere il movimento e il benessere per una miglior qualità della vita universitaria.
Le proposte di attività motoria e sportiva comprendono quattro ambiti la cui qualità è garantita dalle competenze e conoscenze innovative di docenti, ricercatrici e ricercatori dell’ateneo. Attività sportive individuali e in gruppo, prescritte o ricreative.
“Come Cus Verona – ha affermato Davide Adami, presidente del Centro Universitario Sportivo- la nostra missione è quella di promuovere la cultura e la pratica sportiva all’interno dell’università, con l’obiettivo che l’ateneo sia non solo un luogo di formazione di qualità, ma anche un luogo in cui divenga facile e naturale svolgere attività motoria e sportiva con uno spirito aperto, inclusivo e divertente.