Sport per il benessere dei giovanissimi Zamboni e Giannello hanno parlato della loro esperienza al Chievo, al Napoli e alla Juve

Tutte le classi delle Secondarie di Minerbe e di Roverchiara hanno incontrato, al palazzetto della Scuola Primaria di Minerbe, Matteo Giannello e Marco Zamboni, ex calciatori del Chievo, del Napoli e della Juve, e si sono confrontati con i due sportivi sull’importanza dello sport per il benessere dei giovani.
Giannello e Zamboni hanno spiegato a 330 ragazzi e ragazze dell’IC “Berto Barbarani” di Minerbe che l’attività fisica, sia essa ricreativa o sportiva, dev’essere parte integrante dello stile di vita della persona in quanto ha un ruolo prioritario, se svolta con regolarità, per la salute fisica, mentale e cognitiva, e per lo sviluppo armonico in età evolutiva.
Sia la Dirigente Scolastica, Monica Di Marcello, che ha introdotto l’incontro con gli sportivi, sia i due calciatori hanno messo in luce che negli adolescenti l’attività fisica influenza anche diversi aspetti dello stile di vita, favorendo l’adozione di comportamenti sani tra i quali le abitudini alimentari corrette, il rispetto dei ritmi di sonno e veglia e la rinuncia alla fruizione di bevande alcoliche e alle sigarette.
Per tutti questi motivi, in età scolare appare particolarmente importante la pratica quotidiana del movimento, dai giochi ad altre attività, sia a scuola sia nel tempo libero.
Matteo Giannello, che continua ad allenare molti ragazzi nella bassa veronese, ha osservato invece che fra i giovanissimi vi è una scarsa tendenza alla costante pratica dell’attività fisica, dato che trova conferma anche nelle più aggiornate indagini scientifiche settoriali.
Giannello e Zamboni hanno inoltre sottolineato che, imparando l’importanza dell’impegno, della costanza, del rispetto delle regole e della tolleranza, i giovani si misurano con le proprie capacità e con gli altri. Infatti, grazie allo sport, i ragazzi e le ragazze creano nuovi legami di amicizia e imparano a stare in gruppo, conoscono il significato di lealtà e di rispetto per i compagni. Oltre a ciò il movimento serve a controllare le emozioni e a combattere lo stress; i giovani possono così scaricare le tensioni, l’ansia e la stanchezza derivanti dallo studio o da particolari situazioni familiari e interpersonali in genere.
Matteo Giannello e Marco Zamboni hanno spiegato all’intera scolaresca riunita al palazzetto, che al di là dei successi che hanno conseguito nel mondo del calcio, lo sport ha insegnato loro a competere in maniera “sana” e soprattutto che ci si può divertire senza dover per forza vincere: emergere in una qualsiasi disciplina sportiva non significa vincere a tutti costi. Lo sport quindi insegna anche a fronteggiare meglio le delusioni e lo stress di una sconfitta.
La dirigente Di Marcello, ha aggiunto che l’IC di Minerbe farà la sua parte in questo senso, avviando dal prossimo anno scolastico il progetto sperimentale potenziamento sportivo, percorso di studio che mira a far acquisire la consapevolezza dell’importanza della pratica motoria e di un corretto stile di vita, a cui ci si può iscrivere fin da ora ed entro il 10 febbraio 2024.
Il progetto prevede, rispetto all’orario curriculare (30 ore), 3 ore settimanali di ampliamento dell’offerta formativa, sviluppate in modo da avvicinare gli studenti alle variegate possibilità della pratica motoria, sia individuale che di gruppo.