Lo stadio Bentegodi verrà demolito e rifatto, più piccolo e più moderno, in grado di accogliere gli Europei 2032? E’ questa la sfida che lancia il sindaco Damiano Tommasi che oggi in Giunta ha portato due proposte di privati per la ristrutturazione del Bentegodi, proposte che l’esecutivo ora deve valutare. Attualmente Verona non è nella lista degli stadi candidabili per gli Europei. Solo un nuovo impianto potrebbe rientrare nella top ten del ministro Abodi. Dopo che la prima chiamata è scaduta lunedì 10 marzo a mezzogiorno e nessuno si era fatto avanti, il Comune aveva deciso di lasciare liberi i privati di presentare le loro proposte. E ne sarebbero arrivate due che questa mattina erano sul tavolo della Giunta. Al sindaco, ex calciatore, il tema del Bentegodi sta a cuore da sempre, in cima alla lista delle priorità anche perché uno stadio nuovo diventerebbe una vetrina per il rilancio di Verona sotto il profilo sportivo e non solo. «Noi andiamo avanti nel percorso di adeguamento dello stadio Bentegodi – ha sempre detto Tommasi- con l’obiettivo di renderlo a norma per la candidatura per l’Europeo di calcio 2032». Il rifacimento della struttura esistente è comunque escluso. Si tratterebbe di realizzare un impianto nuovo e moderno, con le più avanzate tecnologie tra le quali il campo di gioco retrattile per lasciar spazio ai concerti e fare dello stadio una struttura polifunzionale. Ma ovviamente per Tommasi sempre nella sede attuale. L’attuale Bentegodi quindi verrebbe abbattuto con una conseguente rigenerazione dei luoghi e dei quartieri, ricavando più spazio per verde e giardini e una sistemazione stradale. Le due proposte segnano una nuova fase di cui aveva parlato Tommasi nelle settimane scorse. «Rispetto alla nostra intenzione di procedere con la manifestazione di interesse, si è aperta una nuova fase e quindi adesso si può aprire la proposta a chiunque fosse interessato. Ovviamente con altre esigenze dal punto di vista della presentazione nei dettagli del progetto». Tra le ipotesi che erano circolate, una faceva riferimento alla Asm Global, società con sede sia negli Usa che in Europa e in Italia (Milano) che ha già dato vita alla nuova Chorus Life di Bergamo, uno stadio polifunzionale modernissimo, di avanguardia e ha curato la riqualificazione del Santiago Bernabeu (Real Madrid) e del Camp Nou (Barcellona). Ma anche l’attuale proprietà dell’Hellas Verona, Presidio Investors, potrebbe essere interessata a uno stadio nuovo. Il nodo cruciale è quello dei finanziamenti. Si parla di almeno 200 milioni di euro di investimento. Come rientrare? Con l’affitto che pagherà l’Hellas Verona e l’affitto per i concerti? Il piano finanziario richiede qualcosa di più. Le due manifestazioni preliminari di interesse sono state presentate dai seguenti operatori economici: Consorzio Stabile Europeo S.c.a.r.l., Costruzioni Edili Caltran G. Battista s.r.l., Iron Beton s.r.l. e SEC; Iscom S.p.A., Riverclack e Progenia S.p.A.
Home Primo Piano Stadio, palla al centro. Sul tappeto investimento da 200 milioni. Potrebbe essere...