Superbeton, il Tar dice NO. L’impianto rimane chiuso Respinta la sospensiva dell'azienda che chiedeva di lavorare

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha respinto la domanda di sospensione cautelare, promossa da Superbeton Spa, del provvedimento 273 del 31 gennaio di quest’anno, con cui il dirigente dell’Area Ambiente della Provincia di Verona aveva revocato l’autorizzazione rilasciata all’azienda per l’esercizio dell’impianto di Montorio di recupero di rifiuti inerti non pericolosi e per la produzione di conglomerati bituminosi.
Tra le diverse argomentazioni dell’ordinanza pubblicata in data odierna, i giudici hanno rilevato come, contrariamente a quanto sostenuto dalla ricorrente, nell’atto impugnato la Provincia avesse assunto, nelle motivazioni per la revoca, anche la mancata realizzazione degli interventi programmati. In particolare nel provvedimento era stato evidenziato il fatto che la società “non avrebbe compiutamente eseguito gli interventi mitigativi previsti dalla determinazione dirigenziale” 3236 del 2017. Azioni che sarebbero state finalizzate all’eliminazione delle “molestie” legate alle immissioni di odori e rumori.
Inoltre, quanto al carattere migliorativo dell’intervento concretamente realizzato da Superbeton rispetto a quello che la stessa società ricorrente si era impegnata ad eseguire, il Tar ha evidenziato che tale aspetto avrebbe dovuto essere oggetto di contraddittorio con la Provincia.