Superbonus, si rischi il blocco totale Trestini: “Se il Governo non è in grado di programmare, è tutto più difficile’’

Ance Verona raccoglie il grido di allarme lanciato oggi dal Consiglio Generale dell’asociazione dei costruttori. Le annunciate nuove modifiche alla disciplina dei Bonus edilizi del governo Meloni potrebbero entrare in vigore in tempi strettissimi, ma per l’Ance, cambiare repentinamente le regole in corso senza regime transitorio e sblocco della cessione dei crediti significa mettere a repentaglio migliaia di imprese e decine di migliaia posti di lavoro. «Impensabile cambiare le regole in corso ancora una volta e con effetto immediato, senza per giunta aver individuato una soluzione per sbloccare i crediti incagliati». È lapidaria la Presidente di Ance nazionale, Federica Brancaccio, nell’interpretare la forte preoccupazione delle imprese intervenute numerose oggi nella Capitale. Secondo Ance, senza un regime transitorio adeguato e una soluzione concreta per sbloccare i crediti incagliati, il superbonus si bloccherà per sempre. Le ripercussioni si prospettano gravi sia in termini economici che in termini di transizione ecologica dal momento che, senza un piano di riqualificazione degli edifici, appare impensabile centrare gli obiettivi di risparmio energetico e di lotta ai cambiamenti climatici ribaditi anche recentemente dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Sharm El Sheikh. Tutta la filiera, i sindacati e a professionisti del settore chiedono un tavolo di confronto in tempi brevi per definire un quadro di regole stabile che consenta all’Italia di raggiungere gli obiettivi di risparmio e di autonomia energetica che la maggioranza di governo ha sempre dichiarato di voler perseguire. A fare da eco, il vicepresidente nazionale e presidente di Ance Verona, Carlo Trestini: «Siamo di fronte ad un’incertezza cronica che complica tutto, si accavallano le domande e il loro peso burocratico. Tutta la filiera finisce in affanno: in una fase così impegnativa diventa decisivo avere regole chiare per evitare ritardi e speculazioni». Il riferimento è al blocco che molti lavori hanno subìto ancor prima di partire, proprio a causa di questa mancanza di riferimenti certi. Inoltre, in merito alla carenza di molti materiali e all’aumento esponenziale dei relativi costi, Trestini chiarisce: «Le imprese e i professionisti ricevono continue richieste di preventivi, per rispondere alle quali servono tempo e impegno, sostenendo costi che in molti casi non saranno mai recuperati, soprattutto se alle richieste non viene dato seguito per i motivi già tristemente noti». «Se il governo non è in grado di programmare, non significa che le imprese debbano fare altrettanto – conclude Trestini – Ance Verona da anni è impegnata in attività di sensibilizzazione, informazione e formazione per gli associati. Le imprese che comprendono l’importanza della programmazione e di un’attenta gestione economico-finanziaria hanno, in genere, un sicuro vantaggio competitivo nei confronti di quelle che, al contrario, scelgono di vivere alla giornata e rimanere in balìa degli eventi. Con queste nubi nere all’orizzonte, però, diventa difficile per tutti guardare fiduciosi al futuro».