Tamponi fai da te. Presentato dal governatore Zaia e dal professor Rigoli E’ grande quanto un cotton fioc. Il presidente: “La sperimentazione durerà 2-3 settimane. Abbiamo lavorato al progetto per 4 mesi. I primi risultati sono più che incoraggianti”. Domani arriveranno i primi 5 mila kit. “Potrebbe essere un’innovazione rivoluzionaria”. Alla produzione il test costa 3 euro. Lo specialista: “Esami nei pronto soccorso e sui dipendenti Asl”

Luca Zaia ha mostrato sta­mat­tina in diretta Facebook, ese­guendolo su se stesso, il nuovo esame diagnostico ‘fai da te’ per il Covid. “E’ molto sem­plice, adesso ve lo mo­stro” ha detto il governatore ai giorna­listi a­prendo il kit con la ‘saponetta’, la provetta con il reagente, e il tamponcino, da inserire nelle narici, rotean­dolo all’interno 5 volte. Tra o­perazione e risultato del test, che è stato negativo, ha im­piegato un minuto e mez­zo. Il test è già stato sperimen­tato su un campione ristretto di per­sone e ha dato risultati molto attendibili (98%), ha fat­to sa­pere il presidente del Ve­ne­to. Domani arriveranno 5 mi­la kit, verranno distribuiti in al­cune microbiologie del Ve­neto, e ver­ranno testati per pri­mi pa­zienti del pronto soc­cor­so e dipendenti delle Asl. “So­no assolutamente con­­vinto che nel giro di un mese avre­mo più aziende sul mercato che pre­senteranno questo ti­po di te­st”, ha sot­tolineato Za­ia. “Si a­pre un gran­de sce­na­rio so­prattutto sulla traccia­bili­tà. Certo, se fos­simo in Giap­pone magari ci verrebbe natu­rale de­nunciarci se siamo po­sitivi. Bisogna ca­pire che quan­do una persona ha in ma­no un test ‘fai da te’ non ha in mano solo le sorti della sua vita, ma anche della comunità. Se que­sti prodotti di­venteran­no di lar­ga diffu­sio­ne ognuno riuscirà a farsi il test, e anche la trac­cia­bilità se ne an­drà un po’ scemando: o­gnuno con il test deciderà se mettersi in iso­lamento, se an­dare dal me­­dico o altro. Tutto si basa sul senso civico. Si eviti però di fare la ‘lezione’ sul fatto che non ci sarà controllo”, ha ri­badito Zaia, “questo vale già a­desso per uno che fa il tam­pone mo­le­co­lare e poi non sta a casa”. Il test dovrà essere validato dall’Istituto superiore di sanità. “Faremo una spe­ri­mentazione coinvolgendo 5 mi­crobiologie con 2 mila test ‘in doppio’ con mo­lecolare” ha affermato il pro­fessor Ro­ber­to Rigoli, co­or­dinatore della spe­ri­menta­zio­ne del test fai da te in Veneto e vicepresi­dente na­zio­nale dei microbio­logi. “Sa­ran­no ar­ruo­lati due grup­pi – ha ag­giunto – uno al pronto soc­cor­so, che ha posi­tivi più ele­vati, e tra i dipen­denti delle Ulss. Una bella oc­casione per fare cor­relazione dei test sui dipen­denti”. Si con­fronterà ogni esito del ‘fai da te’ col clas­sico tampone. Il test può rap­pre­sentare una buona alterna­tiva al molecolare a condizione che sia fatto subito dopo il prelievo”, ha precisato Rigoli. “Al termine della sperimenta­zione invie­remo i dati all’i­stituto superiore di sanità, e dopo il suo via libera i kit sa­ranno pronti per la vendita nelle farmacie. Il costo del test, alla produzione, è di 3 euro. A questo poi andrà aggiunto il rincaro, ma costeranno po­chis­­simo”.