Il disagio nei quartieri. Tanti over 70 senza casa di proprieta’. Giovani che non studiano e non lavorano La fotografia scattata dall’Istat è del 2021, ma rappresenta un dato reale sul quale il Comune è chiamato a lavorare. Le zone più critiche sono rappresentate da Veronetta (forte presenza di immigrati) e Golosine. Bisogna fare i conti con l’invecchiamento

La fotografia scattata dall’Istat e’ del 2021 ma il disagio economico e sociale nelle diverse zone della citta’ e’ un dato reale sul quale il Comune e’ chiamato a lavorare. Il contributo dell’Istat infatti e’ quello di individuare le aree critiche e fornire statistiche ufficiali a supporto delle politiche territoriali. E Se Verona e’ una citta’ dove si vive bene soprattutto sul fronte economico, non vuol dire che vi siano situazioni di difficolta’ a livello familiare e lavorativo. E cosi’ emerge che le zone con minore disagio sono in Valdonega e a Santa Maria in Stelle Montorio (zona est tra Valpantena e Valsquaranto, frazioni che mantengono una struttura di paese e di comunita’) mentre le zone piu’ critiche per disagio socio economico sono Veronetta (a forte presenza di immigrati) e Golosine. E poi c’e’ l’invecchiamento, con un numero sempre maggiore di anziani soli, l’abbandono scolastico, la perdita del lavoro o il lavoro saltuario e precario che non garantisce un reddito stabile. Entriamo nel dettaglio dei nove parametri presi in esame dall’Istat. Per esempio, gli Over 70 che vivono soli senza casa di proprieta’ sono il 10,4% della popolazione considerando l’area comunale di Verona; il disagio minore e’ in Valdonega con il 6,1%; il disagio maggiore a San Zeno con il 19,1%.

Famiglie prive di reddito da lavoro Le persone in famiglie senza occupati o percettori di pensione sono il 7,4% in città, con un disagio minore a Santa Maria in Stelle dove si registra solo il 3,6% e un disagio maggiore a Veronetta dove si sale all’11,9%. Famiglie a basso reddito Il dato in città è del 13,7%; a Montorio il disagio minore con l’8,2%; a Veronetta con il 19,9% il disagio maggiore. Occupati 25-64 anni A livello di territorio comunale veronese sono il 75,3%; anche questa volta il disagio minore è a S. Maria in Stelle con il 78,6% mentre il disagio maggiore si registra a Golosine con il 72,6%. Famiglie 0-64 con bassa intensità lavorativa Rappresentano a Verona il 10,0%; il disagio minore con il 6,8% si registra a S. Maria in Stelle, il disagio maggiore nella Città antica con il 15,2%. Occupazione non stabile (25-64 anni) Sono il 16,4% in tutta la città con punte di disagio minore a Montorio con il 13,6% e punte di disagio maggiore a Veronetta con il 20,9%. Basso titolo di studio La percentuale di 25- 64enni con al più il diploma di scuola secondaria di primo grado è del 25,1% in città; il minor disagio lo troviamo in Valdonega con il 10,8% mentre a Golosine la percentuale sale al 33,2%. I neet sono i 15-29enni che non studiano e non lavorano. A livello cittadino sono il 17,5%; la percentuale minore si trova a Santa Maria in Stelle dove con il 10,8% il disagio è minore, mentre a Santa Lucia con il 20,7% si registra il disagio maggiore. Abbandono e ripetenze scolastiche Gli studenti che abbandonano o ripetono l’anno sono il 7,3% nel comune di Verona; il disagio minore si ha in Valdonega con appena il 2,2% mentre a Mizzole c’è il disagio maggiore con il 13,7% (Sul totale degli studenti a inizio anno scolastico) In conclusione, l’indice totale di disagio, fatto 100 il valore medio comunale vede a Santa Maria in Stelle il disagio minore con il 98,2% e a Veronetta il disagio maggiore con il 101,8%. Questi dati sul disagio socio economico nei quartieri di Verona sono stati al centro di un confronto tra Comune e Istat per una lettura più chiara delle dinamiche locali e degli strumenti utili a orientare policy pubbliche mirate sul territorio