Tanti paesi senza un medico di base Il Comitato ha proposto all’Ulss 9 che il numero degli assistiti passi da 1.200 a 1.800-2.000

Sono 25 i Primi Cittadini che ieri hanno preso parte alla riunione del Comitato dei Sindaci del Distretto 3 guidato da Flavio Pasini, per rappresentare la grave situazione che i rispettivi territori stanno subendo, a causa della carenza di medici di base. Al cospetto del Direttore Generale dell’ULSS 9 Pietro Girardi e di alcuni medici di base , gli Amministratori hanno testimoniato le loro difficoltà nel gestire l’emergenza e il disorientamento dei cittadini che si trovano, di fatto, privi del medico di base con tutte le complicazioni che questo comporta.
“L’ULSS 9- spiega il Presidente e Sindaco di Nogara Flavio Pasini- evidenzia un’importante carenza di medici di famiglia, che si ripercuote pesantemente soprattutto sui territori che fanno parte del Distretto 3. Dei 97 medici collocati a riposo per raggiunti limiti di età nel 2021, solo 86 sono stati “rimpiazzati”; altra ondata di pensionamenti, nel primo semestre del 2022 : 67 pensionamenti contro 53 sostituzioni. Ad appesantire ulteriormente la situazione, sono anche il numero chiuso previsto per l’accesso alla facoltà universitaria ed i lacci e lacciuoli imposti dalla burocrazia, che si abbattono in modo significativo sul lavoro dei medici, assorbendone buona parte del tempo che viene giocoforza sottratto all’assistenza dei pazienti. Noi oggi, siamo qui ancora una volta in rappresentanza dei nostri concittadini: vogliamo dar voce al loro profondo disagio, anche e soprattutto alle persone più anziane, più fragili, a quelle che combattono questa battaglia con armi spuntate. Noi rappresentiamo il territorio, rappresentiamo la base del nostro Paese: siamo noi che, nel quotidiano, ci troviamo a dover rispondere alle legittime istanze della popolazione; e siamo ancora noi, le persone che hanno ricevuto dalla popolazione il mandato a rappresentarla ed a cercare soluzioni ai problemi che arrivano ogni giorno sui nostri tavoli. E la carenza dei medici di base , è uno dei più rilevanti”.
I Sindaci del Comitato, hanno poi messo in evidenza la totale indifferenza del Governo che, fino ad ora, si è mostrato del tutto latitante . “A risultare disarmante- dichiara il Sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti- è la totale assenza di Roma: il Governo è il grande assente. In tema di sanità , da 15 anni a questa parte stiamo subendo le conseguenze di una programmazione sanitaria sbagliata e, se non vengono risolte alcune criticità da parte del governo centrale, dubito che le cose miglioreranno”. Anche il Sindaco di Bovolone, Orfeo Pozzani, rimarca la mancanza di un’interlocuzione con Roma in tema di sanità ed aggiunge :” Dopo la chiusura del punto di primo intervento sul nostro territorio, abbiamo interpellato per ben tre volte il Ministro della salute Roberto Speranza, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”.
Il Direttore Generale dell’ULSS9, Pietro Girardi ha confermato la difficile situazione evidenziata dai Sindaci e ne ha pronosticato il protrarsi per un ulteriore anno e mezzo; ha poi avanzato una proposta ;” Il progetto della continuità assistenziale, verrà attuato con ambulatori diurni : questa sarà una soluzione di passaggio, in attesa della prevista riforma. (…) Una delle maggiori criticità che dovremo superare- continua il Direttore Girardi- è la comunicazione all’assistito. Uno dei nostri principali obiettivi, è la tutela dei più fragili: ad essi verrà assegnato un medico d’ufficio ed agli altri pazienti, verrà comunque garantita la continuità assistenziale”. (I.S.)