Dopo la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano, arriva a Verona ‘Tre sorelle’ di Muta Imago a chiudere l’applaudita rassegna sulla meraviglia. L’appuntamento con L’Altro Teatro è al Camploy l’8 maggio alle ore 20.45. La fortunata stagione che ha collezionato sold out, chiude il calendario portando a Verona una delle compagnie fra le più internazionali del panorama italiano, che per l’occasione propone un acclamato lavoro che riscrive Anton Čechov con la penna di Virginia Woolf, portando in evidenza la forza dei sogni tra desiderio e volontà di cambiamento. Questo tema, così centrale nell’opera di Anton Čechov e in particolare in “Tre Sorelle”, si riflette nei desideri spesso espressi sottovoce o urlati, nella voglia di scoprire il mondo e nelle difficoltà che si incontrano lungo il cammino. Sentimenti intensi e universali che trovano nuova espressione nello spettacolo di Muta Imago. La compagnia teatrale romana, guidata da Claudia Sorace come regista e Riccardo Fazi come sound artist e drammaturgo, esplora le molteplici forme d’arte, dalla performing art al teatro, con un’attenzione particolare alle complessità sonore. Attraverso un’accurata interpretazione del testo di Čechov, gli artisti sono riusciti a creare un mondo di luci e ombre, capace di unire l’intimità dei sentimenti alla forza delle voci delle protagoniste, regalando al pubblico uno spettacolo intenso e coinvolgente. Dopo il successo delle candidature ai premi Ubu 2023 per le luci e l’interpretazione di Monica Piseddu, l’adattamento di Muta Imago torna a teatro, evidenziando la solitudine delle protagoniste in una società che le vorrebbe sempre in ombra, rinchiuse tra le mura di casa, nonostante le speranze di un futuro più prospero. Muta Imago porta in scena Olga, Maša e Irina, le protagoniste del famoso dramma e rinchiuse nella casa di una desolata provincia russa e quel vuoto le segue a ogni passo. Circondate dal buio, come dalle fragilità degli uomini che hanno accanto, tra il sogno di andare a Mosca e gli ufficiali che affollano il loro salotto, le sorelle Prozorov cercano di trovare un senso alle loro giornate e al tempo che hanno a disposizione, per contrastare l’ombra dello sconforto. Tre Sorelle narra la battaglia incessante contro il trascorrere del tempo, la sfida di superare la nostalgia del passato per poter sognare e costruire un domani nuovo, più forte e più consapevole. L’adattamento prende le parole del grande drammaturgo russo e le trasforma in una scena vibrante e innovativa: il corpo delle attrici si fonde con le musiche di Lorenzo Tomio, creando un’atmosfera intensa che rende ancora più palpabile la solitudine delle tre donne. Unite da un legame indissolubile, condividono emozioni e ricordi in un viaggio che va oltre le parole, immergendosi in un mondo di sensazioni profonde e autentiche. Le tre sorelle a volte sembrano maghe, altre medium, mentre si aggrappano l’una all’altra con forza come scudi contro le ferite lasciate dalla memoria. Attraversate dagli echi di eventi che le hanno sconvolte e dagli uomini che sono passati, si rendono conto di essere l’eco di una sola voce: quella di una donna, che, sospesa tra dubbi e ricordi, chiede con insistenza: “Perché ricordare?” Monica Piseddu, Arianna Pozzoli e Federica Dordei danno vita e voce a questo racconto di fantasmi incarnando i pensieri delle protagoniste. Uno spettacolo che mescola elementi esoterici e simbolici, diventando un vero e proprio viaggio di trasformazione e crescita personale.