Teatro nei quartieri e nelle periferie. Si comincia a San Massimo con L’accademia dei folli di Torino e un omaggio a Gaber

Tornano gli appuntamenti della rassegna teatrale «II Teatro nei Quartieri», giun- ta alla XVIII edizione. L’iniziativa, pensata e voluta dall’Assessorato al Decentramento del Comune di Verona per portare il teatro in mezzo alla gente, nei quartieri e nelle periferie, quest’anno si avvale dell’organizza- zione di Modus per la dire- zione artistica di Andrea Castelletti. Anche quest’anno ad ogni appuntamento teatrale è abbinata la presentazione di un’Associazione vero- nese che opera nel cam- po sociale ed assistenzia le. L’edizione 2025 si articola in otto appuntamenti, uno in ciascuna circoscrizione del Comune di Verona, tra ottobre e dicembre ad ingresso gratuito, per il quale è consigliato comunque prenotarsi. Si comincia domenica 19 ottobre ore 16 al Teatro San Massimo con la com- pagnia L’accademia dei Folli di Torino e un omag- gio teatrale e musicale a Giorgio Gaber, padre del teatro-canzone e artista unico nel panorama italia- no. Lo spettacolo «Buonasera sig. G» è un viaggio che raccoglie le gag più folgo- ranti e le canzoni più famose all’interno dell’im- mensa opera di Gaber. Segue sabato 25 ottobre ore 21 al Teatro David di Cadidavid lo spettacolo di Orti Erranti/Modus Produ- zioni di Verona la comme- dia brillante «Giubbox Bar» che tocca tra le pieghe di un sorriso le problemati- che del gioco d’azzardo. In un bar di periferia quat- tro personaggi si affronta- no e scontrano con i toni leggeri della commedia, in una girandola di situazioni comiche di taglio cinema- tografico. Terzo appuntamento il giovedi 30 ottobre ore 21 al Teatro Camploy con una produzione di Teatro Impiria di Verona, scritto da Raffaello Canteri, «Gis- sa Màissa». Una comme- dia brillante ambientata in una Lessinia di un’epoca lontana nel tempo. Il boscaiolo Konrad si inna- mora di Gissa Màissa, che educa il montanaro al vivere civile, generando situazioni comiche e toc- canti. Una metafora in chiave fiabesca della sto- ria umana, alla ricerca di una vita migliore. Segue poi giovedì 20 novembre ore 21 al Teatro Don Steeb lo spettacolo che porta in scena Casa Shakespeare di Verona «Antonio e Cleopatra». Una versione teatrale che gioca sulla comicità insita nel protagonismo amoro- so di non più giovani, insa- porita con musiche pop di sorprendente e divertente richiamo. Domenica 23 novembre ore 16 al Circolo Primo Maggio sarà in scena il Piccolo Teatro di Sacile con «Il borghese gentiluo- mo». Una commedia in costume dove un facolto- so mercante ha un chiodo fisso: diventare un genti- luomo di buone maniere. Per far questo si circonda di precettori dalle compe- tenze piuttosto dubbie, veste in modo fin troppo sfarzoso, si impegna in feste e regali per ben com- parire in società. Ma la situazione s’ingarbuglia al punto da sembrare senza via d’uscita. A dicembre, mercoledì 3 ore 21 al Teatro Aurora una commedia delle maschere con la Compa- gnia Pantakin di Venezia in «Casanova Grand Tour». Giacomo Casano- va è sempre in cerca del l’amore. Ma si sa, chi trop- po vuole… E così si dà a una fuga rocambolesca in un caotico viaggio attra- verso le corti europee. Travestimenti, pantomi- me, canzoni e duelli… Riusciranno il nostro eroe e il suo fedele servo Arlec- chino a sfuggire alla terri- bile condanna? Al Teatro S. Giovanni Evangelista domenica 7 dicembre ore 16 Andrea De Manincor, Ermanno Rigattieri con il Teatro dell’Attorchio di Cavaion presentano «Due dozzine di rose scarlatte». Un clas- sico intramontabile suc- cesso di umorismo raffi- nato, in cui il gioco delle coppie si mostra come un imprescindibile motore umoristico e brillante che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze. Chiude la rassegna al Teatro S. Benedetto in Valdonega, la compagnia Teatro del Cerchio di Par- ma giovedì 18 dicembre ore 21 con lo spettacolo «5 minuti».