The show must go on. Protesta dei lavoratori dello spettacolo Stamattina ritrovo regionale in piazza Bra a un anno dalla prima chiusura di teatri, cinema e luoghi di cultura. Migliaia di persone sono rimaste senza lavoro e alcune addirittura senza ammortizzatori sociali. Presenti di fronte all’Arena le maggiori organizzazioni sindacali. Sboarina chiede un incontro al ministro Franceschini

E’ stata scelta l’Arena come scenario per la principale ma­nifestazione regionale del­l’iniziativa nazionale ‘Torniamo a fare spettacolo’, dedicata ai lavoratori del settore. Qualche decina di operatori del settore, questa mat­tina alle 10, si è data ap­pun­ta­mento in piazza Bra, da­vanti all’anfiteatro romano, in occasione dell’anniversario della prima chiusura dei luoghi della cultura e dello spettacolo. Madrina della manifestazione, l’attrice Ot­tavia Piccolo. “Il settore che in Italia in questa pandemia si è fermato per primo e che purtroppo sarà l’ultimo a ripartire”, hanno scrit­to Cgil, Cisl e Uil in una nota. “Migliaia di donne e uo­mini che di mestiere producono cul­­tura e spettacolo, piccole e grandi realtà come Teatri, Fondazioni, scuole di danza e di musica, associazioni, specialisti degli spettacoli sono fermi, spesso senza am­mor­tizzatori e prospettive certe. Le organizzazioni sindacali assieme a tante associazioni e movimenti in questi giorni hanno voluto tenere accesi i riflettori su un settore fatto di passione e professionalità che ha anche un peso importante su tutto il sistema turistico del nostro Paese”. Presente alla manifestazione anche il sindaco Federico Sboarina: “E’ inaccettabile che teatri e cinema siano chiu­si. Si può andare in giro per le strade e a scuola con i protocolli di sicurezza, ma non si capisce come mai con le adeguate cautele non si possa stare seduti a uno spettacolo. Il presidio di oggi”, ha aggiunto Sbo­arina, “a un anno di di­stanza dallo stop agli spettacoli dal vivo, è il grido di soffe­renza di un intero comparto, di migliaia di lavoratori che, a parte piccole aperture, sono fermi da troppo tempo. Questo è sicuramente uno dei settori maggiormente colpiti e mas­sacrati dalla pandemia e dalle limitazioni, un comparto fondamentale per la nostra economia perché ricordo che Verona è città di spettacolo, siamo i primi in Italia per vendita di biglietti. La programmazione degli eventi non si fa in qualche ora, serve tempo per far ripartire il settore e quindi servono risposte. Ho chiesto al ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini un in­contro perché Verona ritorni ad essere città di spettacolo e cultura, come da vocazione. Con l’Arena, il festival lirico e i concerti”, ha concluso il sindaco, “si generano mi­gliaia di posti di lavoro ed è uno dei motori per la crescita del no­stro territorio. Eppure sembra un comparto dimenticato ri­spetto agli altri. Continuerò a lavorare perché ciò avvenga il prima possibile, non ha al­cun senso aspettare ancora”. Per l’assessore alla Cultura Francesca Briani, è tempo di riaprire i teatri ma anche i cinema, per ciò che rappresentano per tutti i lavoratori ma anche per i cittadini, giovani compresi, che hanno diritto a svagarsi e alimentare la propria curiosità intellettiva”.