Le leggende dei Maori e la danza haka. Si esibiranno a Veronetta. Tommasi: «Percorso rigenerativo con lavori in corso»
Giochi, tradizioni, cultura, cibo, musiche, sport: con il Tocati arriva a Verona la cultura Maori della Nuova Zelanda. La nuova edizione, la 23ma, del Tocati che andrà in scena a Veronetta da venerdì a domenica prossimi è stata presentata questa mattina in sala Arazzi a Palazzo Barbieri con una nutrita presenza di Maori che parteciperanno alla tre giorni nella quale potremo ammirare giochi e sport tradizionali, la celebre haka, danze e riti e arte performativa. Perché la delegazione Maori, che da anni è in dialogo con il Tocati, porterà a Veronetta giochi profondamente legati alla terra e alla spiritualità, dal Matau Maui, gioco con i bastoni, ai giochi ritmici con la mani come Pukana e Whakaropiropi, fino al Porotaka, trottole scolpite nel legno che danzano sul terreno con forza ipnotica. Non mancheranno giochi dinamici con la palla come Horohopu e il gioco di corde Te Whai Wavewave a Maui in cui prendono forma figure simboliche. Ci sarà anche la celebre kapa Haka portata in scena dal rinomato gruppo culturale Te Ropu o Muriwhenua. Sarà possibile anche scoprire la cucina Maori grazie a uno show cooking dedicato alle ricette tradizionali. Saranno presenti anche i giochi tradizionali italiani come il Pirli, la Schida, la Corsa con le botti, la Lippa. E poi incontri culturali, approfondimenti, film e serata con musica nelle vie di Veronetta. «Veronetta sarà anche quest’anno il palcoscenico di questa straordinaria esperienza ha detto il sindaco Damiano Tommasi un’ulteriore occasione per ribadire quanto questa amministrazione comunale creda in questa meravigliosa zona della città che merita la nostra attenzione. La scintilla del Tocati continuerà il percorso rigenerativo che prosegue con i lavori in corso». Da Giovedì a domenica, incontri culturali, convegni e riflessioni all’Università, polo Santa Marta. Per il popolo maori, il sapere si tramanda attraverso racconti, gesti, simboli e vita quotidiana. I giochi come il Tocati sono occasioni per costruire la propria identità perché in essi si riflette la visione degli antenati che li hanno creati, giocati, tramandati. E quindi ogni volta che pratichiamo questi giochi, quelle storie tornano a vivere. Infatti, come spiegano gli stessi Maori che partecipano Tocati, i giochi presenti a Veronetta non sono solo attività fisiche, ma veri atti di continuità culturale. Ognuno di essi è un intreccio di abilità e divertimento, accompagnato da canzoni, ricordi e gesti condivisi. «Lasciamoci trasportare dalla gioia del gioco, dalle risate, dall’esperienza condivisa».
Tocati, un esperimento a cielo aperto. De Berti: «Il quartiere storico di Veronetta farà da palcoscenico con i suoi spazi»
«La ventitreesima edizione di Tocati porta con sé una novità assoluta, ha detto la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti – per la prima volta un continente che non era mai stato rappresentato, l’Oceania, sarà presente come ospite d’onore. La Nuova Zelanda con la cultura Maori, attraverso i giochi, la musica e la danza di questo popolo avrà un ruolo di primo piano nell’edizione di Tocati. Anche il 2025 vedrà come palcoscenico del festival il quartiere storico di Veronetta con i suoi spazi, strade e contesti da riscoprire. Anche per questa edizione, un forte ringraziamento va a tutti i volontari, agli enti pubblici e privati che permettono di proseguire con questo esperimento a cielo aperto che chiamiamo Tocati.» II Festival ospiterà un’area dedicata alle Riflessioni, una ricca programmazione culturale con incontri e conferenze. Interverranno esperti di pedagogia, psicologia, editoria e viaggi. Tra i protagonisti Piero Dorfles, noto giornalista, critico letterario e divulgatore, ci riporterà al valore formativo dei giochi di strada e delle filastrocche. Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia, e Claudio Visentin, ideatore e presidente della Scuola di Viaggio, nella cornice della Dogana di Fiume, ci guideranno in una riflessione sul viaggio come esperienza di immaginazione e scoperta. Il gioco nel mondo dell’infanzia sarà invece al centro dell’incontro con l’illustre pedagogista Daniele Novara, noto internazionalmente per i suoi studi sulla gestione dei conflitti e per il Metodo Maieutico, e Chiara Sità, docente di Pedagogia dell’Università di Verona. Inoltre esperti di pedagogia, neuroscienze e psicoanalisi si confronteranno nel convegno «La vera medicina per le dipendenze: il gioco, la città, la gioia» dedicato alle nuove dipendenze giovanili e alla crisi del rapporto tra adulti e adolescenti. Tocati si conferma come un ponte tra culture, un invito a riscoprire il gioco come linguaggio universale e patrimonio condiviso. Un tempo sospeso in cui le culture si incontrano giocando.