La Renga sfida Papà del Gnoco. Tommasi faccia a faccia con i comitati. Il sindaco ha voluto una seconda assemblea per evitare che ci fosse il rischio «di filtri» Il Comune ritiene non più affidabile il Comitato per l’organizzazione della sfilata. Per Corradi invece si tratta di un’esclusiva del Bacanal. A Parona hanno già approntato un piano per la sicurezza. Tommasi all’assemblea con tutti i carnevalanti

Viene da citare il grande Ennio Flaiano: la situazione è grave ma non è seria. Stiamo parlando dell’ennesima puntata dello scontro sulla gestione della prossima sfilata di Carnevale, tra due mesi esatti, venerdì 13 febbraio. Se non fosse che di mezzo ci sono vecchi adagi come quello che a Carnevale ogni scherzo vale, qui il braccio di ferro tra Comune e Bacanal del Gnoco è veramente a livelli preoccupanti, perché a rischio c’è uno degli appuntamenti della tradizione veronese più partecipata dai veronesi. Da una parte il Comune che ritiene non più affidabile il Bacanal del Gnoco per organizzare la manifestazione del Venardi, dall’altra il presidente Corradi che ritiene la sfilata una esclusiva del Bacanal e tuona: «Se la faranno altri, non potrà esserci il Papà del Gnoco né altre maschere». E l’esito dopo l’assemblea dell’altra sera che il sindaco Damiano Tommasi ha voluto con tutti i Comitati del Carnevale è che il Comune procede per la sua strada affidandosi ad altri organizzatori, in particolare il Comitato de La Renga di Parona per la sfilata del 13 febbraio e il Bacanal del Gnoco che afferma: «Siamo distanti anni luce, il Comune ci sta facendo la guerra, lo scontro andrà avanti perché noi non facciamo passi indietro». Ricapitoliamo. Il Comune in una nota afferma che il sindaco Damiano Tommasi, ha voluto organizzare una seconda riunione plenaria (alla prima il Bacanal del Gnoco era assente, questa volta invece ha avuto la possibilità di confrontarsi con Palazzo Barbieri) dove «non ci fosse il rischio di filtri affinché ci fosse un confronto diretto con tutti gli interlocutori coinvolti nell’organizzazione del carnevale», e Tommasi ha ricordato che «questa è un’edizione eccezionale perché va a sovrapporsi sovrapporsi al periodo delle cerimonie olimpiche e richiede inoltre una soluzione ancora più complessa visto che il Ministero alla Cultura ha ritenuto di non assegnare quest’anno i fondi al Comitato del Bacanal, quindi serve collaborazione per garantire il Venerdi Gnocolar». Premesso questo, di fronte ai rappresentanti dei comitati carnevaleschi e a numerosi carristi, il sindaco ha sottolineato come «questo sia un’edizione del carnevale eccezionale, per numerosi motivi. Come avete visto, prosegue l’organizzazione delle cerimonie olimpiche. A poco a poco si sta defi- nendo anche il calendario di utilizzo degli spazi e delle attività che, tra l’altro, interferiscono con il periodo del Carnevale. Inoltre la situazione è stata ulteriormente complicata dalla mancata assegnazione dei fondi ministeriali al Comitato Bacanal del Gnoco. Ma oltre a questo c’è la necessità di organizzare e avere chiarezza, soprattutto certezza, sull’organizzazione».

Ma c’è già la statua di Papà del Gnoco. Approvata la posa in Piazza Pozza e previste già l’elezione numero 496 e l’incoronazione

Questo è uno dei punti dolenti. Palazzo Barbieri ritiene, alla luce dei rendiconti di spesa, che il Comitato del Bacanal non sia più interlocutore affidabile e non intende più assegnargli contributi. Quindi il presidente Corradi e i suoi devono fare con forze proprie e sponsor. Il Comune infatti cerca altri per organizzare la sfilata del Venardi gnocolar, mentre il Bacanal continua a sostenere di essere l’unico organizzatore ufficiale. «Nella precedente riunione, rivela la nota del Comune – il Comitato della Festa delle Renga ha espresso la volontà di collaborazione per l’organizzazione del Venerdi Gnocolar e in questi due mesi ha proseguito nel suo impegno, presentando il piano di sicurezza. Si è anche aggiunta una nuova proposta da parte dell’Associazione Comitati Storici. Stiamo constatando come sia diffusa la volontà di realizzare la sfilata: mi auguro che tutto si possa svolgere nel migliore dei modi», ha detto il sindaco. «Con questa seconda riunione plenaria ha spiegato l’assessora alla cultura e al turismo, Marta Ugolini l’obiettivo del Comune era di stabilire un rapporto diretto, chiarire vari passaggi e dialogare con il mondo del Carnevale senza intermediari. A fine ottobre abbiamo chiesto proprio ai rappresentanti del Carnevale di indicare un organizzatore capace di gestire la grande sfilata del venerdi. Una proposta è arrivata: il comitato della Festa della Renga ha presentato un piano di sicurezza e un proprio progetto, che ora è in fase di valutazione. Nel frattempo si darà seguito anche alle richieste del Bacanal del Gnoco per organizzare alcuni eventi». Tra questi sarà approvata la posa della statua di Papà del Gnoco in piazza Pozza, l’apertura del Carnevale in piazza Bra, l’elezione del 496° Papà del Gnoco, l’incoronazione del 496° Sire del Carnevale e l’incontro con le scuole. «Tutte iniziative che facciamo a spese nostre, quindi non si vede come il Comune avrebbe potuto impedircele», taglia corto Corradi. «L’intenzione ha proseguito Ugolini è tutelare la tradizione del Carnevale. Sappiamo cosa rappresenta e sappiamo che questo è un momento delicato, sia per la situazione del Bacanal del Gnoco e dei fondi ministeriali, sia per la presenza dell’evento olimpico. Per questo ci siamo attivati per garantire che la sfilata si faccia, che sia a disposizione dei veronesi, dei bambini e dei comitati. Speriamo che anche l’interesse espresso dall’Associazione dei Carnevali Storici di Verona possa portare a una collaborazione per la festa del venerdì e non solo».

Corradi non vuole essere tagliato fuori. «Come fa il Comitato della Renga ad aver già presentato il piano della sicurezza?»

Ma il Bacanal del Gnoco non ci sta ad essere tagliato fuori. «L’organizzatore della sfilata del Venardi gnocolar è il Comitato del Bacanal non il Comune. E con noi ci sono 22 Comitati e insieme abbiamo sottoposto al Comune le nostre proposte ma l’altra sera in sala Gozzi era già tutto deciso». Tra questi 22 Comitati non ci sono il Comitato de la Renga, quello dei Filippini, quello della Carega, San Zeneto e Porto San Pancrazio. Cinque comitati che stanno collaborando, chi più chi meno, con Palazzo Barbieri. «Come fa, si chiede Corradi, il Comitato de La Renga ad aver già presentato il piano sicurezza per la sfilata di venerdì 13 febbraio? Chi lo ha autorizzato e con quali fondi? Il Comune afferma che non è importante chi organizza la sfiata di venerdì 13, ma l’importante è farla. Ma è di nostra competenza e se la faranno altri al posto nostro, in quella data, cioè il venerdi prima delle Ceneri, sarà un plagio, perché non è un evento del Comune ma della città e organizzato da sempre dal Bacanal. A meno che non vogliano cambiare il nome all’evento, chiamandola Grande sfilata del Carnevale. A quel punto la tradizione sarebbe completamente stravolta». Quindi se il Comune dovesse andare avanti per la sua strada organizzando con altri la sfilata cosa farete? Corradi risponde secco: «Mancherà in quella sfilata Papà del Gnoco, così come il Duca della Pignatta e altre 21 maschere del Carnevale. Faranno una sfilata composta solo di carri e mancherà la tradizione». Ma il Comune ha detto si ad alcune vostre iniziative, non è un’apertura? «Come poteva dirci di no visto che sono iniziative che faremo con le nostre forze? E allora siamo affidabili per la elezione di Papà del Gnoco e per la sua incoronazione e non lo siamo per organizzare il Venardi gnocolar?» C’è il precedente del 2024 quando la sfilata venne rinviata ufficialmente per la pioggia, in realtà per mancanza dei criteri di sicurezza, poi tra Comune e Bacanal ci sono questioni giudiziarie in corso per la gestione del Giardino d’estate, inoltre il Comune ritiene che le fatture del Comitato siano state presentate a più enti per il rimborso e e così via, anche se manca ancora una contestazione ufficiale su questo punto. «La motivazione per cui non ci hanno concesso i contributi l’abbiamo chiesta l’altra sera ma francamente non l’abbiamo capita. Dicono che le fatture sono presenti in più bandi, ma presenteremo una perizia tecnica di uno studio milanese di revisori contabili nella quale si afferma che le fatture sono state pagate da un ente solo». Si attendono le carte ufficiali. «Alla fine il Comune darà la colpa a noi perché fa sempre così: la Stella è incompleta ed è colpa della Fondazione che ne è proprietaria; il Brusa la Vecia non si fa per colpa dell’Arpav, il Carnevale cambierà per colpa del Bacanal. Lo schema è sempre quello. Ma a questo punto non dove andrà a finire Papà del Gnoco». Insomma, mentre sullo sfondo avanzano i Giochi invernali a cinque cerchi che condizionano eventi e percorso della sfilata, assistiamo a uno scontro frontale; strade diverse; mancanza di fiducia reciproca; carte bollate. Uno spirito olimpico, non c’è che dire.