“Tommasi? No, grazie”. Verso Verona 2022, Parla Giorgetti (F.d.I) “Non credo che Verona voglia farsi guidare da un candidato che è nato a Vaggimal e che non ha mai vissuto i problemi della città Tosi? Penso che l’usato, per quanto buono, sia sempre usato”

Giorgetti, a che punto siamo nel percorso d’avvicinamento a Verona 2022?
“Credo chele cose siano abbastanza chiare, almeno per noi, per Fratelli d’Italia…”
Cioè?
“L’abbiamo detto e ribadito più volte, sarà Sboarina il candidato del centrodestra. Punto”.
Non tutti sono d’accordo, almeno così sembra…
“Allora, aggiungo: noi partiamo da un principio che finora è sempre stato scontato. Dove ci sono sindaci uscenti, è giusto ripartire da loro. Come nel caso di Verona”.
E se la Lega o altri non fossero d’accordo?
“Se la Lega o altri non fossero d’accordo, bisogna rivedere tutti gli accordi a livello nazionale. Il principio non può valere solo a Verona. Allora rimetteremmo in discussione tutto. Però…”
Però…
“Però, c’è un dato che ci deve far riflettere e nasce dalle ultime elezioni. Se il centrodesta va unito, vince. Se si spacca, perde. Cosa vogliamo fare?”
E allora, perchè queste indecisioni?
“Non lo so, noi non ne abbiamo. Dico solo che questi ritardi, questi dubbi rischiano di indebolire la coalizione. E tra un po’ sarà tardi per cercare altre soluzioni”.
Anche perchè dall’altra parte c’è un candidato forte…
“Tommasi, dice? Beh, il centrosinistra ha fatto la sua scelta e sembra oggi unito su Tommasi. Candidato forte, certo, ma io ho una mia idea…”
Quale?
“Non credo che Verona voglia farsi amministrare da un candidato nato a Vaggimal e che non ha mai vissuto i problemi di Verona. Detto questo, dipende solo da noi…”
C’è anche la variabile Tosi, comunque…
“Sì, ci sarà anche Tosi, in ballo. Credo, però, che l’usato, per quanto possa essere di qualità, sia sempre usato. Poi, non so quanto Tosi possa avere ancora seguito, nell’elettore veronese”.
Piena fiducia in Sboarina, dunque…
“Sì, piena fiducia. Viene da cinque anni di buona amministrazione, dove ha gestito una situazione difficilissima come la pandemia e dove ha ereditato, proprio da Tosi, una serie di problemi per niente semplici da risolvere. Giusto proseguire su questa strada”.
Quindi, il bicchiere è mezzo pieno…
“Direi proprio di sì. Ripeto, sta a noi non buttar via il vantaggio che abbiamo e se non cerchiamo soluzioni strane, il risultato è quasi scontato. Se non vinciamo al primo turno, lo faremo al ballottaggio…”
Come mai così sicuro?
“Faccio un ragionamento di buon senso. Se al ballottaggio vanno Sboarina e Tosi, non credo che gli elettori di centrosinistra scelgano Tosi. Semmai non vanno a votare e il vantaggio resta quello”.
E se il ballottaggio fosse Sboarina-Tommasi, non c’è l’ipotesi che i “tosiani” scelgano Tommasi?
“No, vale lo stesso principio. Non è matematica, non credo che i tosiani vadano a sinistra…”
Quindi, il vicecoordinatore regionale di Fratelli d’Italia è ottimista…
“Sì, decisamente. Per perdere, dobbiamo romperci,spaccare la coalizione, andare divisi. Un rischio troppo grande, che nessuno vuole correre. Neanche Forza Italia. Un conto sono le schermaglie di oggi, un conto è quando è l’ora di scendere in campo e di giocare la partita”.