TOSATO E LEGA PIGLIATUTTO Il senatore e segretario cittadino del Carroccio si propone al Centrodestra come candidato sindaco dove ci sono già Casali e Grigolini. Il diktat di Toni Da Re

E con Paolo Tosato fanno sette. Tanti sono finora, ma ancora ne mancano, i candidati che aspirano a diventare  sindaco di Verona. Tosato, che ieri mattina si è presentato al Liston 12 scortato dal segretario provinciale Paolo Pater­noster, dal presidente del consiglio comunale Luca Zanotto e dall’assessore regio­nale alla sanità Luca Coletto, rappresenta la proposta di candidatura che la Lega Nord fa al Centrodestra, con il quale ora si apre il confronto, anche perchè nella stessa galassia ruotano sicuramente Stefano Casali (Verona domani) e Filip­po Grigolini (Popolo della famiglia). Senza dimenticare che sulla destra-destra si è già posizionato l’avvocato Rober­to Bussi­nello con Casa­pound. “Io ci sono, ho dato la mia disponibilità e accetto la sfida”, ha detto il senatore e segretario cittadini del Carroc­cio, accompagnato da un applauso. Solo che dal Veneto arriva un segnale chiaro del segretario veneto-nathional Toni Da Re. “I candidati sindaci delle tre città capoluogo del Veneto dove si andrà a votare la prossima primavera li vogliamo tutti”. Lega pigliatutto? “Certo, siamo la Lega, siamo in Veneto, ci mancherebbe che i candidati sindaci non fossero nostri”. Massimo Bitonci  si ripresenta a Padova dopo essere stato defenestrato da Forza Italia, con la quale ha fatto pace e Franco Gidoni, consigliere regionale e già vicesindaco, a Belluno. Tutto nel segno dell’esperienza.

E di esperienza Tosato ne ha da vendere. 45 anni il prossimo 8 settembre, il senatore ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Palazzo Barbieri dal 1998 al 2007. Con l’elezione a sindaco di Flavio Tosi, nel 2007, è stato anche assessore, prima della frattura. Nel 2010, candidato alle Regionali del Veneto ha lasciato l’assessorato per entrare a far parte del Gruppo della Lega Nord in Consiglio regionale di cui è stato vice-capogruppo. Durante il mandato regionale è stato promotore della Legge per l’indizione di un Referendum sull’indipendenza del Veneto poi approvata l’11 giugno 2014. A seguito delle dimissioni presentate dal senatore Massi­mo Biton­ci, in qualità di primo dei non eletti nella circoscrizione Veneto il 2 luglio 2014 è diventato senatore. Come ha spiegato Paolo Paterno­ster, la candidatura di  Tosato è uscita da due sondag­gi e dalle primarie interne. “Con un esito coinvolgente”, ha detto, che ci carica di responsabilità”. Ora vedremo cosa accadrà con Forza Italia e gli altri alleati con i quali si è votato alle Provin­ciali. Ma per Palazzo Barbieri è tutt’altra partita.  “Il centrodestra”, ha detto Pater­noster, “salvo un’eccezione, è sempre stato unito e vincente”. E ieri mattina ad assistere all’incoronazione della Lega oltre all’assessore regionale Elisa De Berti c’erano molti degli esponenti del centrodestra, dall’ex senatore Paolo Da­nie­li, al portavoce di Fratelli d’Italia, l’avvocato Ciro Ma­schio. Come dire che le consultazioni con gli alleati sono cominciate lì in Piazza Bra, in diretta.

Ulderico Campagnola