Tra Villa Amistà e Byblos la “fusione” è un incanto

Una villa veneta del XVI secolo, rivisitata ed interpretata per ospitare un elegante hotel di lusso, diventa cornice suggestiva ad una mostra permanente d’arte contemporanea. Il general manager Luigi Leardini ci illustra la fortunata fusione tra il gusto moderno del marchio Byblos e la classicità di Villa Amistà per creare un hotel unico: Byblos Art Hotel Villa Amistà.

Ci racconti qualcosa di lei.
Sono nativo di un paesino vicino a Caprino Veronese, precisamente a Pesina. Mia mamma era capocuoca al Campeggio “La Rocca” di Garda, e proprio lì, all’età di quattordici anni, ho fatto le prime esperienze lavorative, innamorandomi del mondo turistico. Ho frequentato l’Istituto Alberghiero “Artusi” di Recoaro Terme, conseguendo il diploma in segreteria e direzione d’albergo. Subito dopo ho iniziato a lavorare durante le stagioni turistiche, presso vari alberghi italiani. Una volta finito il militare, mi sono prefissato di approfondire le lingue attraverso una serie di esperienze all’estero. Ho iniziato all’Hil­ton di Londra e poi sono passato all’Hilton di Düsseldorf. Nell’80 ho iniziato a lavorare all’Hotel Due Torri di Verona e sono rimasto lì per dodici anni. Ma volevo cambiare, volevo crescere professionalmente, così ho accettato la proposta di un gruppo alberghiero di Verona, con il quale ho collaborato per dieci anni, specializzandomi in direzione generale. Infine, dodici anni fa, è iniziata la mia avventura al Byblos Art Hotel Villa Amistà.

Come è nata l’idea dell’hotel?
L’hotel, inaugurato il 16 settembre 2005. Il Byblos Art Hotel Villa Amistà è stato concepito come esposizione d’arte contemporanea fin dall’inizio; il titolare ha voluto creare un ambiente unico a livello mondiale e vi ha concentrato tutto quello che ama: il gusto, il bello, l’eccellenza. Aprire un hotel di questo genere in Valpolicella è stato un atto di coraggio che solo il signor Facchini poteva fare. Per me l’artista principale di tutto questo è lui. Un Genio.

Cosa può dirci sulle origini della villa?
Inizialmente denominata Villa Banda, è passata agli Amistà per molte generazioni fino a quando è stata acquistata dal signor Facchini che ha conservato il nome originale, Villa Amistà, in omaggio alla sua storia. Byblos, infatti, è il nostro fashion brand, mentre Art Hotel descrive bene questo luogo di accoglienza intriso d’arte. Colori accesi e forme plastiche si fondono con gli affreschi e i marmi dei saloni, per creare un progetto unico ed esclusivo: un’esposizione permanente dei maggiori artisti e designer internazionali, tra i quali Marc Quinn, Beatriz Millar, Damien Hirst, Vanessa Beecroft, Tony Cragg, Luigi Ontani, Piero Manzoni, Alighiero Boetti, Robert Indiana, Mimmo Paladino e molti altri. Anche nelle 60 58 camere art design, ognuna completamente diversa dall’altra, troviamo opere di artisti contemporanei. La struttura è sempre work-in-progress, ogni anno vengono aggiunte nuove opere che arricchiscono i nostri spazi. Abbiamo il piacere di organizzare delle visite guidate alle opere, veri e propri Art Tours! Amiamo condividere la nostra passione per l’arte.

Qual è la vostra clientela?
Ci sono diverse tipologie di persone che scelgono Bylos Art Hotel, abbiamo l’amante dell’arte, del gusto e della novità, abbiamo una fetta di clienti che soggiorna esclusivamente in hotel di lusso, e poi dei clienti abituali che ritornano tutti gli anni. Ospitiamo anche squadre di calcio importanti, come Juve, Inter, Milan. Si tratta ovviamente di una clientela internazionale, perché noi promuoviamo l’Hotel in tutto il mondo. Vengono organizzati diversi eventi e fiere di settore all’estero, ai quali partecipiamo per incontrare gli operatori turistici e far conoscere le nostre strutture. Siamo specializzati in matrimoni internazionali, riservando la Villa in esclusiva e offrendo agli sposi stranieri momenti unici, che solo in Italia possono trovare.. momenti da sogno!

di Emanuele Delmiglio