Traforo delle Torricelle, basta rinviare. In campo come firmatari Bozza e Corsi che erano in Comune negli anni del primo progetto

Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato la risoluzione sottoscritta dal forzista Alberto Bozza con i colleghi Corsi, Sponda e Cecchetto (Lega- LV), Piccinini (Veneta Autonomia), Valdegamberi (Gruppo Misto), Andreoli e Casali (Fratelli d’Italia), e Michieletto (Zaia Presidente). Con la risoluzione si impegnano le istituzioni a realizzare il Traforo delle Torricelle. «E’ un impegno ha detto Bozza – di tutte le istituzioni competenti per realizzare il ‘passante a nord’ al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico, decongestionare il traffico nell’area urbana e tra la Valpantena a est e la Valpolicella a ovest della città di Verona, anche al fine di garantire una migliore qualità della vita per i cittadini». Bozza spiega che la risoluzione è nata dalla necessità di sostenere l’urgente completamento dell’anello circonvallatorio delle Tangenziali da Poiano a Verona nord, con il collegamento con la Valpolicella. «Questo – ha aggiunto, in considerazione del fatto che il traffico automobilistico rappresenta una delle cause dell’inquinamento atmosferico dell’agglomerato urbano di Verona, che vede il flusso di veicoli che attraversano la città da est a ovest passare obbligatoriamente attraverso il centro urbano cittadino. La costruzione del ‘passante a nord’ garantirebbe la funzione di circonvallazione nord della città, sia per i traffici di provenienza extraurbana che per quelli urbani. Il tracciato dovrà essere progettato ponendo particolare attenzione alla qualità ambientale e urbana». Bozza, che è stato amministratore comunale assieme a Corsi negli anni di approvazione del progetto precedente, chiede che «tutte le istituzioni coinvolte facciano la propria parte: ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, parlamentari veronesi, Regione Veneto, Provincia di Verona, Comuni della fascia urbana di Verona. In particolare, la Regione dovrebbe inserire il ‘passante a nord’ tra gli interventi prioritari per la viabilità veneta e sostenere, nelle sedi opportune, ogni possibile modalità di finanziamento. Si faccia gioco di squadra e la Regione assuma la regia affinché non si prendano decisioni unilaterali come quelle recentemente prese dal Sindaco Tommasi, che ha spostato i 53 milioni riservati al Traforo per la cd Strada di Gronda, scelta molto discutibile alla luce dell’arrivo del Filobus in città, che rischia di congestionare il traffico con pesanti ripercussioni sulla viabilità cittadina». Per Corsi che è il primo firmatario della risoluzione approvata al Consiglio regionale si tratta «di un intervento molto atteso dal territorio – commenta il consigliere che ha ottenuto l’approvazione all’unanimità di oltre venti amministrazioni comunali contermini. A cui si aggiunge l’80% dei cittadini dichiaratisi favorevoli all’opera, contattati dai giornali locali attraverso specifici sondaggi. Purtroppo, non è stata oggetto di richieste di finanziamento del Pnrr; ma ha bisogno di risorse e attenzione urgenti per arrivare alla sua realizzazione. Anche perché è bene ricordare che, nel contempo, si sta realizzando un’infrastruttura per il trasporto pubblico locale, il filobus, che prevede due corsie centrali riservate in via Ca’ di Cozzi e via Mameli, e che è in fase di avvio la variante a sud della S.R. 11 tra Buttapietra e la Tangenziale Sud di Verona, per risolvere i disagi causati dal traffico di attraversamento dei centri abitati in questo punto della città. La prima delle due rischia di congestionare ulteriormente la viabilità, riducendo gli spazi della carreggiata. Mentre la seconda, per essere efficace fino in fondo, dev’essere inserita in un nuovo sistema viario che interessi tutta la città. Per cui, non si perda altro tempo e vengano avviati i cantieri del Traforo. A maggior ragione, visto che il centrosinistra ha dimostrato per l’ennesima volta di non capire le necessità di Verona», conclude Corsi.