Sui lungadige corre la rivoluzione. Tratti stretti per circolare e il traffico si alleggerisce. La soluzione contenuta in un provvedimento del 22 agosto appesantirebbe gli attraversamenti automobilistici in Borgo Trento L’autunno porterà molte novità per le piste ciclabili. Il Comune ha aperto l’appalto per realizzare con una spesa di oltre 500 mila euro percorsi dedicati tra Cangrande, Campagnola e Matteotti che in parte diventeranno a senso unico per le auto con direzione San Giorgio.

Preparatevi alla rivoluzione dei lungadige. L’autunno porterà molte novità per le piste ciclabili in città con nuovi lavori e uno dei tratti coinvolti sarà quello dei lungadige che in parte diventeranno a senso unico. Con una determina dirigenziale del 22 agosto infatti il Comune ha aperto l’appalto per realizzare con una spesa di oltre 500 mila euro (Iva compresa), percorsi ciclabili dedicati in lungadige Cangrande, lungadige Campagnola e lungadige Matteotti. Questi lungadige quindi diventeranno a senso unico per le auto con direzione San Giorgio. Nell’altra corsia, pista ciclabile. Perciò chi proviene in auto da San Zeno e imbocca lungadige Cangrande e lungadige Campagnola fino a Castelvecchio e Ponte della Vittoria si ritroverà a marciare in un senso unico con la pista ciclabile dall’altra parte. E questo anche in lungadige Matteotti fino a Ponte Garibaldi. Da Ponte Garibaldi verso ponte Risorgimento invece le auto già ora passano in via Prato Santo e poi una volta arrivate a ponte della Vittoria non potranno più proseguire per lungadige Campagnola e lungadige Cangrande ma dovranno cercare percorsi alternativi. Il più comodo sarà svoltare a destra al semaforo di Ponte della Vittoria, entrare in piazzale Cadorna e viale della Repubblica per raggiungere Ponte Risorgimento. Una soluzione che alleggerirà questi tratti di lungadige che già oggi sono molto stretti per la circolazione delle auto nei due sensi di marcia, ma che potrebbe portare più traffico di attraversamento in borgo Trento. Vedremo alla prova… su strada. Una decisione che non ha colto di sorpresa gli Amici della bicicletta che con il presidente Marastoni hanno fatto il punto sulla situazione delle piste ciclabili e il bilancio sulla settimana europea della mobilità organizzata da Fiab con Cocai e il Comune e che si è aperta con il Bike Pride del 14 settembre. Piste ciclabili che nel prossimo anno verranno incrementate di ulteriori 25 chilometri e in particolare dovrebbero partire ormai i lavori per due opere importanti.

Veronesi pronti al cambiamento?. Le preoccupazioni degli Amici della Bicicletta. Lavori per la ciclabile Parona-Ponte Garibaldi

E poi dovrebbero partire i lavori per la ciclabile da Parona a ponte Garibaldi passando per un tratto di via Preare, deviare verso San Rocchetto, via Cesiolo, viale Nino Bixio (resterà una sola corsia per le auto in direzione dell’ospedale di Borgo Trento) e ponte Garibaldi. «La mobilità sta cambiando molto a Verona», osserva il presidente Corrado Marastoni, «aumenta l’offerta di mobilità alternativa all’auto, con nuove ciclabili e con l’arrivo della filovia. Ma abbiamo una preoccupazione: che i veronesi non siano pronti». Una preoccupazione dovuta al fatto che «bisogna coinvolgere la città in questo cambiamento affinché le opere non restino cattedrali nel deserto. Con la settimana europea della mobilità abbiamo avuto confronti con molte aziende, da Aptuit a A4 Holding e molte scuole, e da qui nasce una spinta positiva. Uno dei migliori risultati di questa Settimana della mobilità è stato il coinvolgimento nella organizzazione degli eventi del mondo aziendale e scolastico, principali creatori della mobilità cittadina e di altri enti di rilievo come Legambiente e Università. L’obiettivo infatti è quello di formare a Verona una comunità via via più larga e attiva che chiede una città più vivibile e attrattiva per tutti. Nessuno vuole dichiarare guerra alle auto, semplicemente i veronesi avranno la possibilità di spostarsi come meglio credono». E che qualcosa si stia muovendo in questo senso sembra confermato dai dati degli utilizzatori delle due ruote. Come ha spiegato il vicepresidente Giorgio Migliorini, i dati raccolti nella giornata dedicata ai ciclisti con punti di monitoraggio sui ponti cittadini, registrano un aumento del 15% di ciclisti, in particolare a ponte Aleardi, complici i lavori stradali a Veronetta che consigliano l’uso della bici. «Il centro storico con lo spostamento di uffici e scuole con l’uso dello smart working è sempre meno frequentato». Alti invece gli spostamenti (soprattutto da nord e da est)verso la Zai e ritorno, proprio per il cosiddetto ”bike to work” e qui in viale Piave è alto anche l’uso di monopattini elettrici, in numero maggiore rispetto alle bici. Resta un nodo importante ancora da risolvere e che potrebbe incrementare l’utilizzo delle piste ciclabili: manca completamente una segnaletica verticale che indirizzi il ciclista verso i percorsi protetti e sicuri. Molti ignorano, soprattutto i turisti e gli stranieri, che esistono le ciclabili e continuano a rimanere in mezzo al traffico delle auto: basterebbe una freccia ogni tanto…