Tre progetti dedicati alle donne veronesi Carla Padovani propone di devolvere il compenso per un’adozione prenatale a distanza

Donne in gravidanza che hanno bisogno di un supporto economico e psicologico, ma anche mamme sole in difficoltà o che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro. Il Comune scende in campo a favore della vita e a sostegno della maternità, facendo rete con le associazioni del territorio per garantire alle donne di essere accompagnate e poter scegliere consapevolmente di portare a termine una gravidanza. Dopo aver destinato 50 mila euro per le giovani under 30 che diventano mamme per la prima volta, l’amministrazione comunale finanzia con altri 10 mila euro tre progetti per il sostegno alle donne veronesi. Progetto Gemma della Fondazione Vita Nova, Progetto Chiara del Centro diocesano Aiuto Vita e Progetto Fede e Terapia dell’associazione Difendere la Vita con Maria. Gli stanziamenti danno seguito alla mozione 434, approvata dal Consiglio comunale nel mese di ottobre 2018 con 21 voti favorevoli, per il sostegno di iniziative per la prevenzione dell’aborto, a favore della vita. L’esperienza delle associazioni testimonia, infatti, che le difficoltà economiche condizionano la scelta in più del 50 per cento dei casi. E che molto spesso le donne sono lasciate sole a decidere. A presentare i progetti, che da oggi avranno come partner il Comune di Verona in municipio, il sindaco Federico Sboarina. Insieme a lui anche alcuni consiglieri comunali Rosario Russo, con delega alla famiglia(“la mozione fu largamente condivisa e oggi, affiancandoci a queste associazioni, difendiamo un diritto fondamentale”); Alberto Zelger, primo firmatario della mozione 434, (“in vista del prossimo bilancio potenzieremo questi progetti realizzati per aiutare le mamme ad accogliere la vita”); e alcuni dei firmatari della mozione come Paola Bressan (“il sostegno alla vita era nelle nostre linee programmatiche, aiutiamo le donne ad affrontare serenamente la gravidanza”); Carla Padovani (“proporrò ai consiglieri di devolvere parte del proprio compenso per una adozione prenatale a distanza”) e il capogruppo della Lega Anna Grassi.